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Riparte Cartolandia, porte aperte agli studenti in visita a L’Eco di Bergamo

Articolo. Da giovedì 2 novembre riprendono le visite delle scolaresche alle redazioni de L’Eco di Bergamo e di BergamoTv, un’esperienza emozionante anche grazie al laboratorio finale per realizzare il tg di classe

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Cos’è una notizia? Come si riconoscono le fake news? Come funziona un telegiornale? Nella storica sede de L’Eco di Bergamo, in viale Papa Giovanni XXIII 118, riparte “Cartolandia”, il format che permette agli studenti della scuola Primaria e Secondaria di primo grado della nostra provincia di sbirciare dietro le quinte del mondo dell’informazione cartacea, web e televisiva. A partire da giovedì 2 novembre la redazione de L’Eco di Bergamo e di BergamoTV riapriranno le porte alle visite delle scolaresche e si riempiranno dell’allegria e della curiosità di tanti giovani bergamaschi.

L’iniziativa de L’Eco di Bergamo risale addirittura agli anni Settanta quando il quotidiano iniziò ad accogliere le prime scolaresche in visita alla sua redazione e al Centro Stampa per far vedere loro da vicino come nasceva il giornale. Nel corso degli anni la proposta è cresciuta e cambiata con l’obiettivo di avvicinare sempre più i più giovani ad un’importante fetta della comunicazione locale e permettere loro di sperimentare in prima persona i meccanismi di ricerca, verifica, scrittura e trasmissione di una notizia.

Il nuovo progetto è gestito da Edoomark, l’impresa sociale legata a Sesaab (editore de L’Eco di Bergamo) che si occupa di educational, didattica e formazione esperienziale: «Abbinare la visita della redazione ad un’esperienza concreta incuriosisce i più giovani» spiega Paolo Ferrari, amministratore delegato di Edoomark «Il laboratorio li appassiona e le informazioni restano più impresse: è un modo di lavorare e di educare più efficace».

Come prenotarsi

L’attività si svolge durante la mattinata, dalle 9 alle 12 ed è dedicata a 2 gruppi classe per un totale di 48 classi nell’arco dell’anno scolastico (24 visite in totale): gli incontri si svolgono da gennaio a maggio con la possibilità di prenotarsi via e-mail a [email protected] o al numero telefonico 035 386297 (dalle 9 alle 13, da lunedì a venerdì).

Ma cosa si fa in redazione?

La mezza giornata in redazione è organizzata in ogni dettaglio: la classe viene accolta da una guida del gruppo editoriale che racconta agli studenti la storia del giornale, dalla sua nascita nel 1880 con aneddoti fino ai giorni nostri, spiegando i principali cambiamenti avvenuti nel corso degli anni. La visita continua mostrando ai ragazzi i diversi settori della redazione – la Cronaca, lo Sport, l’Economia, la Cultura e il Web -, spiegando come funziona il flusso di lavoro, l’utilizzo delle nuove tecnologie e come una notizia viene “raccolta” e scritta dai giornalisti. Ultima tappa negli studi di Bergamo Tv, visitando la regia e scoprendo dove viene trasmesso il telegiornale e dove sono registrate le trasmissioni.

Finita la visita, ecco quindi la parte esperienziale: in uno spazio dedicato, un mediacenter allestito con telecamere e postazioni di lavoro, i ragazzi accompagnati da un’educatrice si cimentano nella produzione di un piccolo telegiornale, trasformandosi in “ciacchisti”, giornalisti e cameraman. Alla fine di questo tour nel mondo dell’informazione, il video realizzato e ultimato viene poi consegnato alla classe e pubblicato sul canale Youtube di Cartolandia come esito della giornata di lavoro insieme, mentre la foto di gruppo sarà pubblicata su «Case in festa», la pagina de L’Eco di Bergamo.

Gli obiettivi formativi

«Si tratta di un progetto che ha molti obiettivi formativi – spiegano da Edoomark –: avvicinare gli studenti al mondo dell’informazione e della comunicazione, direttamente dove le notizie nascono, far conoscere un pezzo importante di storia del territorio bergamasco; accrescere la consapevolezza nell’utilizzo dei media digitali attraverso l’interazione attiva e promuovere una comprensione critica dell’informazione. Molti di loro realizzano il giornalino di classe e questo progetto è un’ottima base di lavoro». Ma non solo: «Il fascino di scoprire dove nascono le notizie del proprio territorio ha sempre una grande presa sui ragazzi così come sugli insegnanti. Bergamo si conosce anche così, attraverso la storia del proprio giornale». Dal cuore bergamasco.