La passerella di Christo va in mostra
A Brescia mezzo secolo di lavori - foto

Il Museo di Santa Giulia a Brescia ospita «Christo e Jeanne-Claude. Water Projects». Mezzo secolo di lavori e un’anteprima di quello che sarà la tanto attesa passerella.

Prima della passerella che dal 18 giugno al 3 luglio porterà sul lago d’Iseo almeno mezzo milione di persone, c’è una visione. E ci sono i gesti di un artista. Anzi, di due: Christo e Jeanne Claude. Ci sono disegni, collage, tele in cui tratto, pellennata, matita, pezzi di tessuto, graffette che li agganciano, piccole corde, fili colorati.

C’è il dietro le quinte di un’opera destinata a cambiare - come le grandi opere d’arte - la gente e la storia di un territorio: il lago d’Iseo. «The floating piers» è solo l’ultima di una serie di «gesti» che la celebre coppia con base a New York ha realizzato nel corso di 50 anni di «follie» - dal 1961 a oggi - in giro per il pianeta.

Le raccontano - ma in quest’occasione solo quelle legate all’elemento acqua -, le «cose» esposte nella mostra «Christo e Jeanne Claude. Water Projects» curata dal critico Germano Celant, che apre al pubblico e che resterà allestita fino al 18 settembre al Museo di Santa Giulia a Brescia (info sugli orari di apertura e prenotazione biglietti: www.mostrachristo.bresciamusei.com).

La visita a questa mostra, indispensabile per collocare la passerella del Sebino nel contesto della storia di Christo e della storia dell’arte in generale, racconta - anche - che Vladimirov Yavachev è - anche - un artista «tradizionale»: bozzetti, disegni e collage sono di per sè opere fatte e finite. Non a caso è con questi lavori preparatori, ambiti dai grandi collezionisti del pianeta, che vengono finanziate le «traduzioni sul campo» delle visioni a monte.

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