«I 400 colpi», primo film di Truffaut
Si vedrà restaurato il 29 e 30 a Lab 80

Un altro appuntamento con i classici restaurati in prima visione: lunedì 29 e martedì 30 settembre, alle 21 all’Auditorium di piazza Libertà, Lab 80 proietta in anteprima il film «I 400 colpi», capolavoro d’esordio di François Truffaut, del 1959.

Un altro appuntamento con i classici restaurati in prima visione: lunedì 29 e martedì 30 settembre, alle 21 all’Auditorium di piazza Libertà, Lab 80 proietta in anteprima il film «I 400 colpi», capolavoro d’esordio di François Truffaut, del 1959.

Il film viene proposto all’interno dell’iniziativa «Il cinema ritrovato. Al cinema», nella versione appena restaurata dalla Cineteca di Bologna, in uscita nelle sale. «I 400 colpi» è il primo straordinario lungometraggio di Truffaut, che venne premiato per la regia al festival di Cannes.

Protagonista è Antoine Doinel: quattordicenne parigino, è uno studente furbo e svogliato, allestisce altarini in onore di Balzac, scappa di casa, corre più forte che può e ruba una macchina da scrivere. Il suo è uno sguardo infantile, struggente, dalla finestrella del cellulare che lo porta al riformatorio, uno sguardo che di colpo diventa adulto, davanti al mare che blocca la sua corsa.

Con il personaggio di Antoine cambia il modo in cui il cinema guarda il mondo. Manifesto della Nouvelle Vague francese, «I 400 colpi» è un inno alla libertà dell’infanzia, in parte autobiografico, fatto di una forma filmica immediata, viva, realista (la traduzione italiana del titolo non rende le intenzioni del regista: «I 400 colpi» in francese è una sorta di «Fare il diavolo a quattro»).

«In partenza era la storia di un ragazzino che non ha il coraggio di tornare a casa dopo aver marinato la scuola - disse François Truffaut in una intervista a Le Monde del 1959 -. Poi, a poco a poco, si è trasformata in una specie di cronaca dei tredici anni. Il sopraggiungere della pubertà, il desiderio d’indipendenza e il complesso d’inferiorità sono segni caratteristici dell’adolescenza. Basta un solo atto di ribellione e questa crisi viene giustamente chiamata “originalità giovanile”. Il mondo è ingiusto, dunque dobbiamo sbrigarcela da soli: e si fanno i quattrocento colpi».

Ha detto Jean-Luc Godard: «È il film più orgoglioso, più testardo, più ostinato. Il film più libero del mondo. Con I 400 colpi François Truffaut entra nel cinema francese moderno (…) “I ragazzi di Truffaut” è un’espressione che passerà dopo l’uscita del film nel linguaggio comune. Si dirà presto “i ragazzi di Truffaut” come si dice i lancieri del Bengala, i guastafeste, i re della mafia, gli assi del volante (…)».

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Ingresso intero 6 euro, ridotto 5, 4 euro per i soci Lab 80.

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