Gromo, una giovane musicista nella celebre orchestra viennese

Chiara Taddei, 23 anni, nella «Gustav Mahler Jugendorchester» una delle più prestigiose d’Europa. Suona il corno. «Sono al settimo cielo»

Non si sono scelti, ma subito è scoccata la scintilla tra Chiara Taddei, 23enne musicista di Gromo, ed il suo corno. Era una bambina quando, seguendo le orme del fratello ha deciso di iniziare a suonare uno strumento, e per esigenze del Corpo Musicale di Gromo la scelta è ricaduta sul corno. Da allora la giovane ne ha fatta di strada, e nelle scorse settimane è arrivata la conferma dell’idoneità per la «Gustav Mahler Jugendorchester», orchestra giovanile con sede a Vienna, e tra le più prestigiose d’Europa. «Non sognavo di fare la musicista da piccola – racconta -, e la scelta del corno è stata del tutto casuale. Mio fratello aveva iniziato a suonare il trombone, così ho deciso anche io di provare a suonare qualcosa e la banda di Gromo all’epoca aveva necessità di cornisti. È stato subito amore, ed è stato facile capire che avrei seguito le orme della musica crescendo. Mentre frequentavo il liceo scientifico, nel 2016 mi sono diplomata al conservatorio “Luca Marenzio” di Darfo Boario Terme, e finita la scuola superiore ho deciso che avrei proseguito con la carriera musicale».

L’inizio degli studi con Nilo Caracristi, cornista di fama internazionale, ed il trasferimento a Verona per seguire le lezioni in conservatorio.

«Mi sono affidata al mio maestro, Nilo Caracristi – prosegue -, che mi segue tutt’ora come insegnante al conservatorio “Evaristo Felice Dall’Abaco”; sto infatti frequentando un master di specializzazione a Verona, dove mi sono trasferita. Negli anni sono state diverse le esperienze formative che mi hanno permesso di crescere: sono stata in Norvegia, per alcune lezioni con la maestra Frøydis Ree Wekre, e ho avuto la possibilità di essere parte di alcune grandi formazioni. Tra queste l’orchestra “I Virtuosi Italiani”, la fondazione orchestra giovanile “Luigi Cherubini” diretta da Riccardo Muti e l’orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza; ho preso parte anche alle registrazioni del programma di Rai Tre “Che storia è la musica” con Ezio Bosso, e faccio stabilmente parte della ”Orchestra Giovanile Italiana”, con sede a Fiesole, nel Fiorentino. A novembre 2021 ho poi fatto l’audizione per essere ammessa alla prestigiosa orchestra “Gustav Mahler Jugendorchester”, e quando qualche settimana fa è arrivato l’esito positivo ero al settimo cielo. È un sogno per tutti i giovani musicisti, e prevede una serie di convocazioni per tournée primaverili ed estive che si terranno in tutta Europa. Sarà un’esperienza della durata di circa un annetto, e già non vedo l’ora».

Il sogno nel cassetto? Diventare un’orchestrale con un’occupazione stabile. «La strada è ancora lunga – conclude la 23enne -, ma mi ritengo comunque già molto fortunata. Le esperienze fatte in questi anni, l’affiancamento con un bravo maestro, che mi ha saputa indirizzare, e l’impegno e la costanza mi hanno portata dove sono ora. Trascorro molte ore della giornata con lo strumento in mano, perché non si finisce mai di imparare, e spero un giorno di diventare una musicista professionista a tutti gli effetti».

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