È morto il maestro Claudio Abbado
Fu a Bergamo con Pollini nel ’70 e ’73

E’ morto a 81 anni il maestro d’orchestra milanese e senatore a vita Claudio Abbado. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo aveva nominato senatore a vita il 30 agosto 2013. Era stato tra le altre cose direttore musicale della Scala, della Staatsoper di Vienna e dei Berliner.

E’ morto a 81 anni il maestro d’orchestra milanese e senatore a vita Claudio Abbado. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo aveva nominato senatore a vita il 30 agosto 2013. Era stato tra le altre cose direttore musicale della Scala, della Staatsoper di Vienna e direttore artistico dell’Orchestra Filarmonica di Berlino.

Abbado era stato protagonista a Bergamo nel 1970. Il 27 maggio diresse l’Orchestra Sinfonica della Scala al Festival pianistico internazionale : fu una serata memorabile cui partecipò anche il pianista Maurizio Pollini. Tre anni dopo, il 18 maggio 1973 la «replica» di Abbado sempre con Pollini.

Successivamente Abbado prese parte al Festival Pianistico Internazionale Bergamo-Brescia l’8 maggio 2002 per dirigere i Berliner Philharmoniker.

Considerato uno dei più fini direttori d’orchestra d’oggi, Claudio Abbado è stato un artista rigoroso, filologico, con un gusto analitico di grande razionalità e molto personale, asciutto e lieve assieme, ma anche con momenti di forte emotività, e sempre pronto a promuovere la musica moderna, simile un po’ a Maurizio Pollini, pianista con cui ha condiviso vari momenti della sua carriera.

Nominato senatore a vita nell’agosto scorso dal presidente Napolitano, proprio a causa delle sue condizioni di salute non aveva potuto svolgere a pieno il mandato, essendo costretto nell’ultima fase della vita a cancellare anche i concerti. Nella musica ha sempre cercato valori e sentimenti, oltre la perfezione dell’arte, sicuro che possa essere anche salvifica, tanto da essersi dedicato alla creazione di varie orchestre giovanili, affascinato dal modello di El Sistema venezuelano, che - ha detto - gli ha “riconfermato che la musica salva davvero i ragazzi dalla criminalità, dalla prostituzione e dalla droga: facendo musica insieme trovano se stessi” e aver provato a crearlo anche in Italia.

Nato a Milano nel 1933 e figlio del violinista Michelangelo Abbado, studiò al Conservatorio di Milano fino al 1955 e lavorò con l’Orchestra d’archi del padre. Sono gli anni in cui nasce il suo legame con Vienna dove si

recò tra il ’56 e il ’58, vincitore di due borse di studio insieme a Zubin Mehta, e dove assistette al lavoro di maestri che vanno da Bruno Walter a Herbert von Karajan. Subito dopo vinse il premio Koussevitzky e venneinvitato in America, ma decise di tornare in Europa per debuttare nel ’59 a Trieste.

A dargli comunque fama internazionale nel 1960 è stato il suo debutto alla Scala a 27 anni, teatro di cui diverrà direttore musicale dal 1968 al 1986, contribuendo in maniera sostanziale ad ampliarne il repertorio, aprendolo alla modernità, dai classici come Stravinski, Berg, Bartok, Schomberg.

Nel 1989, dopo aver a lungo lavorato con loro, fu scelto dai musicisti dell’orchestra più prestigiosa del mondo, i Berliner Philarmoniker, come direttore stabile, sino al 2002. Dal 1986 al 1991 è stato anche direttore musicale della Staatsoper di Vienna e Generalmusikdirektor della Città dal 1987, fondandovi l’anno dopo il Festival Wien Modern dedicato alla musica contemporanea. Dal 1994 è stato anche direttore artistico del Festival di Pasqua di Salisburgo.

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