Maranno al Circolo artistico bergamasco

Con una serie di opere a continuazione delle sue tematiche preferite e che illustrano le meraviglie della natura, si presenta al pubblico il pittore concittadino Maranno esponendo una personale presso il Circolo artistico bergamasco con il patrocinio della Regione Lombardia, la Provincia e il Comune di Bergamo. Il numeroso pubblico presente alla inaugurazione della mostra sabato 18 novembre scorso, è testimonianza della stima che Maranno da tempo ormai sta riscuotendo attraverso la sua pittura. La quale, all’insegna di un figurativo esplicito e chiaro come è nel suo caratteristico stile, riesce ad offrire immagini visive suadenti e realizzate con gusto e ricchezza di contenuti.
Le tematiche di Maranno sono ben note a tutti. La continuità nello svolgimento di simili «argomenti» sono a conferma di una «scelta» che si è dimostrata valida e per la quale non vale la pena studiare altre soluzioni o altre innovazioni.
La natura nel suo contesto, sia che debba essere osservata nello splendore dei campi di grano pronti alla mietitura, come la stupenda maestosità delle montagne, il silenzio coinvolgente dei boschi, le meraviglie delle bellezze marine nei loro fondali, costituiscono per Maranno fonti di ispirazione poetica per esaltare un creato avvolto in miriadi e miriadi di luci splendenti. Tutto è simbolismo, a nostro avviso, ma tutto è orientato alla contemplazione perché nulla abbia a sfuggire di quanto la natura ci presenta. Questo incanto, che si allarga anche ad altre «visioni», come l’estensione di infinite pianure desertiche, oppure l’armonia delle costruzioni architettoniche di un borgo cittadino, contrasta apertamente con i soggetti che riportano «guerre» di galli le quali, da parte del pittore Maranno, vogliono essere esplicita condanna della violenza, dell’odio, della vendetta, per offrire l’«invito» a guardare la realtà che ci circonda con occhio realista e non solo romantico.
La vita, gioia e splendore nei suoi riflessi con la natura, ha con sé anche momenti di sofferenza e di dolore. Ma la pittura di Maranno invita però sempre all’ottimismo con la brillantezza della luminosità e il «calore» dei cromatismi. È un messaggio che non va e che non può essere dimenticato.

Durata della mostra: fino al 14 dicembre.
Orari: martedì, giovedì e sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, lunedì, mercoledì e venerdì dalle 16 alle 19, festivi dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 19.
Circolo artistico bergamasco, via Tabajani, 4 – BergamoLino Lazzari

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