Al Live Club di Trezzo d'Adda
arriva l'australiano Nick Cave

Giunto al traguardo dei cinquant'anni, Nick Cave si è trovato davanti a un bivio: seguire la direzione che la sua vita aveva preso tra la famiglia e la nuova attività di scrittore (buoni i risultati di vendita del suo recente romanzo La morte di Bunny Munro), adagiandosi su una carriera ormai lunga e densa di soddisfazioni, oppure cercare nuovi stimoli e quella seconda giovinezza che sembra aver pervaso molte rockstar dei decenni passati. Il rocker australiano ha scelto un compromesso: archiviati (pare) i Bad Seeds dopo l'ultimo album Dig!!! Lazarus Dig!!!, ne ha conservati solo una parte per il suo nuovo progetto Grinderman, che ascolteremo dal vivo questa sera al Live Club di Trezzo sull'Adda (ore 21, ingresso 30 euro). Ne fanno parte, oltre all'inseparabile violinista Warren Ellis, Martin Casey e Jim Sclavunos.

In questo nucleo ristretto, i Bad Seeds sono diventati i Grinderman dal 2003, quando ha cominciato a prendere forma un progetto musicale nuovo, seppur poggiato più o meno sulle stesse basi di sempre. Quelle dei Bad Seeds che dalla metà degli anni '80 avevano segnato la prima sterzata della carriera di Cave seguita all'abbandono dei Birthday Party. Ora i Grinderman approdano in Italia all'indomani della pubblicazione del secondo lavoro discografico, intitolato semplicemente Grinderman 2. La formula sonora non è molto distante da quella a cui i Bad Seeds ci avevano abituato; è solo se possibile più ruvida, essenziale e scevra della presenza di un leader ufficiale. Cambia semplicemente l'approccio alla materia garage-blues, più ipnotica e feroce ma sempre legata ad un'iconografia fondamentalmente dark che nei testi affronta temi oscuri come l'amore e la morte.

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