Visite fiscali, ecco cosa cambia
L’obiettivo? Sette ore di controlli per tutti

Con l’entrata in vigore di un altro pezzo della riforma Madia della Pubblica Amministrazione, sarà effettivo il passaggio di testimone tra Aziende socio-sanitarie e Inps in materia di visite fiscali.

A partire dal 1° settembre cambiamenti in vista per poco meno trentamila lavoratori pubblici bergamaschi. D’ora in poi toccherà all’istituto di previdenza farsi carico dell’organizzazione degli accertamenti medico fiscali sulle assenze dal servizio per malattia. Il provvedimento riguarderà tutti i dipendenti pubblici, ad esclusione del personale delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco. Rientrano invece i lavoratori impiegati nelle amministrazioni statali, compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado, quelli di aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane e i loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi delle case popolari, le Camere di commercio, gli enti pubblici non economici e le loro amministrazioni.

All’Istituto servono almeno 4-5 nuovi medici per fare fronte al prevedibile incremento del numero delle visite. La procedura al via il 1° settembre avrà un carattere sperimentale. Oggi sono previste quattro ore al giorno di reperibilità per i controlli per il settore privato (dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19) e sette per il pubblico (dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18). L’obiettivo della Riforma è di uniformare le fasce tra pubblico e privato portandole a sette ore per tutti.

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