Posta ferma, per il 2017 nuovi rinforzi
Le info per chi vuole procedere coi reclami

«Tonnellate di giacenza nei centri di smistamento di Peschiera Borromeo e Linate», che servono il nord Italia, compresa Bergamo e provincia. È l’allarme dei sindacati, che lamentano il peggioramento del servizio di recapito della corrispondenza da quando, all’inizio dell’anno, Poste italiane ha rivisto numero e dimensione delle zone di consegna in otto province lombarde, tra cui la Bergamasca.

Un sistema andato in tilt a dicembre, mese nero per i portalettere, che hanno dovuto fronteggiare anche il classico picco di corrispondenza di fine anno e la consegna dei pacchi di Natale di Amazon.

Ma a breve entreranno in servizio nuovi postini: si è concluso pochi giorni fa il bando di Poste italiane per il reclutamento di portalettere, 1.500 su tutto il territorio nazionale, di cui una buona parte destinati alla Lombardia, e anche a Bergamo.

Intanto, al cittadino insoddisfatto, Poste Italiane offre la possibilità di procedere tramite un reclamo, come previsto dalla Carta della qualità dei servizi che copre sia l’area della consegna della corrispondenza, sia quella finanziaria. È possibile, infatti, contattare il numero verde 803.160 oppure compilare on line le schede alla pagina www.poste.it/online/reclami. Nel 2015, ultimi dati disponibili sul sito dell’azienda, le lamentele ricevute da Poste Italiane per i servizi postali sono stati 223.552, di cui 202.533 trattate (21.019 sono risultate irricevibili).

I rimborsati o indennizzati sono stati 62.973. In particolare, le segnalazioni relative ai prodotti forniti nell’ambito del servizio postale sono stati 70.582, di cui 5.176 reclami rimborsati o indennizzati. Come si legge ancora sul sito, le procedure di conciliazione discusse sono state in totale 617, di cui 212 per il servizio universale. I principali motivi di reclamo sono stati ritardo nel recapito, mancato recapito, mancato recapito avviso di ricevimento, danneggiamento o manomissione, mancato/errato rimborso contrassegno.

Nello specifico, nella maggior parte dei casi (il 50,4%) il disservizio ha riguardato i pacchi, sia espressi che ordinari, e nel 20,4% dei casi le raccomandate. Seguono gli atti giudiziari (5,1%), la posta prioritaria e ordinaria (1,9%), i telegrammi (0,9%) e la posta assicurata (0,6%). Per quanto riguarda le modalità di gestione dei reclami, fa sapere l’azienda, i tempi medi di risposta al cliente sono al di sotto della soglia di 45 giorni solari (come previsto dell’Agcom).

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