70° anniversario della Repubblica
visite guidate all’Archivio di Stato

Il Settantesimo anniversario della Repubblica italiana viene celebrato dall’Archivio di Stato di Bergamo con un’esposizione di una selezione di documenti legati alle votazioni che portano l’Italia dalla monarchia alla repubblica.

Nelle giornate di mercoledì 1 e giovedì 2 giugno saranno organizzate visite guidate alle 11 nella sede dell’Archivio in via Fratelli Bronzetti 26, in città. La nascita della Repubblica italiana è legata allo svolgimento del referendum istituzionale del 2 giugno 1946, attraverso il quale tutti i cittadini italiani maggiorenni (comprese, per la prima volte, le donne) scelsero di adottare una forma di Stato repubblicana, ponendo fine al tradizionale legame fra Stato italiano e dinastia sabauda affermatosi come conseguenza del ruolo egemone assunto dal regno di Sardegna nel processo di unificazione nazionale.

Nella medesima tornata elettorale del 2 giugno, gli elettori designarono i membri dell’Assemblea Costituente, la quale ebbe il compito di ridisegnare la carta costituzionale che avrebbe dovuto rifondare su nuove basi il contratto politico tra la società italiana e le autorità costituzionali dello Stato. I bergamaschi furono i democristiani Giuseppe Belotti, Antonio Cavalli, Carlo Cremaschi e Rodolfo Vicentini.

Il 2 di giugno arrivano in Prefettura i rapporti mattinali del Dirigente dell’Ufficio elettorale provinciale nei quali si evidenzia l’affluenza alle urne della popolazione che è notevolissima per alcuni comuni come Almè con Villa, nei quali alle 13 avevano già votato l’80% degli aventi diritto. Per la Valle di Scalve fino alle 11 aveva votato solo una percentuale bassa di cittadini, ma si aspettava l’affluenza maggiore dopo le funzioni religiose. Da un riepilogo dei risultati del referendum effettuato dalla Prefettura, nei comuni della provincia la maggioranza va alla monarchia, invece la repubblica è in vantaggio nel capoluogo.

Nell’ottobre del 1946 la Presidenza del Consiglio dei ministri invita le amministrazioni dello Stato a «cancellare» lo stemma della monarchia dagli stampati e moduli in uso e, in attesa che venga stabilito il nuovo emblema, ad apporre la dicitura «Repubblica Italiana».Tutte queste curiosità sono riportate nei documenti che l’Archivio di Stato di Bergamo ha deciso di mettere a disposizione del pubblico.

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