Inter al derby coi numeri della crisi climatica sulle maglie

(ANSA) - ROMA, 19 APR - Il prossimo 22 aprile, in occasione dell'Earth day, l'Inter metterà i propri colori a servizio del pianeta Terra, per puntare i riflettori sulla crisi climatica e di biodiversità che sono le principali minacce del nostro tempo.

La società nerazzurra ha deciso di sostenere la campagna del Wwf Italia "Il Panda Siamo Noi" portando in campo gli "Ext1nction Numb3rs", ovvero i numeri che spiegano in maniera inequivocabile la crisi di natura che stiamo vivendo.

In occasione del derby di Milano, sulla manica di ogni maglia della rosa interista sarà applicata una patch che racconta un dato o un messaggio di mobilitazione collegato al numero del giocatore che la indossa.

Si comincia, ad esempio, con il numero 1 del portiere Sommer, che spiega come "Abbiamo 1 solo pianeta a disposizione" per passare alla maglia numero 9 di Thuram che racconterà i 9 ettari di foreste che vengono distrutti ogni minuto mentre il 10, indossato da Lautaro, indica come negli ultimi 14 anni si sia verificato un calo medio del 10% della biodiversità. Il 23 di Barella denuncerà come il commercio illegale di fauna valga 23 miliardi di dollari, mentre il 20 di Çalhanoğlu sottolinea i 20.000 decessi in Europa per caldo estremo nel 2022.

Insieme a Thuram, Asllani e Pavard sono i protagonisti del video co-prodotto da Inter Media House e Wwf per dare vita a una narrazione ancora più impattante del progetto: i loro numeri racconteranno delle 28 tonnellate di plastica disperse nel Mediterraneo ogni 12 ore e del 21% del totale della carne di squalo venduta in Europa.

Il viceresidente nerazzurro Javier Zanetti ha voluto esprimere il sostegno del Club all'iniziativa: "Siamo molto orgogliosi di questa collaborazione che ci permette di fare da cassa di risonanza su un tema molto importante. Il linguaggio dello sport, i suoi valori universali, riescono a favorire il cambiamento ed a raggiungere i cuori di milioni di appassionati.

Siamo certi che questo appello non rimarrà inascoltato". (ANSA).

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