Tiri liberi sul basket bergamasco
Ahi ahi le partenze di Fraizer e Hollis!

Non c’è dubbio che Frazier e Hollis abbiano tolto le castagne del fuoco rispettivamente a Treviglio e Bergamo. Senza i due Usa sul parquet i team orobici avrebbero seri rischi.

Domanda d’obbligo: esiste una logica al pensiero che entrambi non siano stati confermati per la prossima stagione sportiva? Secondo noi decisamente no. Auguriamoci, comunque,che il mancato rinnovo dei contratti sia dovuto solo alle eccessive richieste dei protagonisti. Diversamente le condivisibili reazioni delle tifoserie le capiremmo eccome. Sappiamo per certo che i general manager Euclide Insogna (sponda Treviglio) e Valeriano D’Orta (fresco timoniere di Bergamo) sono alle prese per le sostituzioni dei partenti. Ma mentre Insogna ha le valigie pronte per trasferirsi oltre oceano, D’Orta, da “soffiate”, si accontenterebbe di visionare filmati su filmati appoggiandosi, poi, su segnalazioni dei procuratori. Al proposito, si fidò Stefano Di Prampero (predecessore di D’Orta) nella scelta di Bergstedt dimostratosi ben presto non all’altezza del campionato italiano. Auguriamoci che la cosa non si ripeta adesso dal momento che lo straniero incide sul 70 per cento della competitività dell’intero organico. Sempre in casa Bergamo importante anche la decisione su chi affidare la panchina, visto che Giancarlo Sacco (tra i protagonisti della miracolosa salvezza) non ha esitato un istante ad accettare la proposta di un Legnano, club di media portata di serie A2. Affidare la gestione della squadra al ventiseienne Vicenzutto ci sembrerebbe una mossa piuttosto azzardata.

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