Rosberg in pole a Suzuka. Vettel 4°
Paura per un incidente a Kvyat, illeso

Nico Rosberg scatterà dalla pole position, nel Gp del Giappone in programma domenica 27 settembre a Suzuka (diretta alle 7 su Sky, differita sulla Rai alle 14).

Con il tempo di 1’32”584, il tedesco della Mercedes avrà al fianco il compagno di scuderia Lewis Hamilton (1’32”660). Terzo Valtteri Bottas (Williams-Mercedes, 1’33”240), 4ª la Ferrari di Sebastian Vettel (1’33”245), 6° il compagno Kimi Raikkonen (1’33”347), davanti alla Williams-Mercedes di Felipe Massa (1’33”337) in 5ª posizione. Settima la la Red Bull di Daniel Ricciardo (1’33”347)

Le prove sono state interrotte a causa di un bruttissimo incidente occorso a Daniil Kvyat. Il pilota della Red Bull è andato a sbattere violentemente contro le barriere, distruggendo la propria vettura. Il pilota non ha subito conseguenze dopo l’impatto, ma si è preso un terribile spavento. A quel punto è sventolata la bandiera rossa e le prove si sono dovute concludere con un paio di minuti d’anticipo, mentre le Ferrari andavano a caccia di un possibile terzo miglior tempo. Rosberg ha dunque riportato in vetta una delle due Mercedes. Il tedesco ha ottenuto subito un ottimo tempo nelle Q3 e, per effetto della bandiera rossa, non ha subito ulteriori attacchi.

«Possiamo essere discretamente contenti. È stata una sessione di prove complicata e, solo nella Q3, ho cominciato ad accendermi. Ci proveremo, ma dobbiamo stare attenti a Mercedes e Red Bull, che stanno andando forte nel weekend. Dobbiamo innanzi tutto guardare a noi stessi e vedremo come va domani». Lo ha detto a Sky, Sebastian Vettel, commentando il quarto tempo ottenuto nelle qualifiche per il Gp del Giappone, a Suzuka.

«Siamo andati piuttosto bene, nel complesso, anche nei primi due round di qualifiche - ha aggiunto l’altro ferrarista, Kimi Raikkonen, sempre a Sky -. Potevo migliorare, ma è stata tirata fuori la bandiera rossa. Sono un po’ deluso, ma è andata così. Possiamo fare meglio. Sapevo che le Mercedes potevano arrivare davanti, per noi c’era l’opportunità di arrivare terzi, ma è andata così».

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