«Pedalando coi campioni» a Casazza
Ex assi e amatori insieme in una crono

Hanno pedalato per aggiudicarsi i Giri d’Italia, il Tour de France, il Mondiale o le altre classiche monumento. Ma il prossimo 16 ottobre a Casazza le vecchie glorie del ciclismo inforcheranno la bicicletta per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti della sicurezza stradale.

Sarà questo uno dei leit motiv della 11° Pedalando coi campioni, cronosquadre di beneficienza intorno al lago di Endine che raduna ogni anno nell’alta Val Cavallina oltre 500 ciclisti tra ex professionisti e semplici appassionati. Gli organizzatori dell’Unione Ciclistica Casazza, in collaborazione con l’ideatore della manifestazione Ennio Vanotti, hanno deciso infatti di sposare questa causa, unendosi a importanti enti nazionali come l’Assocorridori e la Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), che già da qualche anno si stanno muovendo per diffondere una corretta cultura del ciclismo sulle nostre strade.

E quali migliori testimonial di chi ha scritto le pagine più belle del ciclismo internazionale? A Casazza, come sempre, i testimonial saranno di primissimo piano. Sono già un centinaio gli ex professionisti che hanno risposto all’invito di Vanotti: da Moser a Savoldelli, da Chiappucci a Contini, passando per Dancelli, Zandegù, Visentini, Guerini e molti altri ancora.

Se queste sono le prime indiscrezioni sui partecipanti, è tutto deciso per quanto riguarda la formula della manifestazione, che ricalcherà quella delle passate edizioni: ogni ex professionista sarà affiancato da quattro amatori in una cronometro a squadre di 17 km intorno al Lago di Endine. Un percorso facile e adatto sia a chi è più allenato sia a chi la bicicletta non la usa da un po’. Le partenze e gli arrivi avverranno presso gli impianti sportivi di Casazza di via Suardi, con gli ultimi 300 metri all’interno della pista di atletica.

Due però le differenze rispetto alle passate edizioni: il divieto di utilizzare biciclette da cronometro e, soprattutto, il fatto che quest’anno il tempo verrà preso sull’ultimo componente della squadra. In questo modo speriamo di togliere eccessi di agonismo (propri più degli amatori che degli ex professionisti), rimarcando lo spirito della kermesse: un’impareggiabile occasione per pedalare fianco a fianco con un campione del ciclismo, facendo del bene (il ricavato della manifestazione sarà devoluto come ogni anno in beneficienza) e mostrando a tutti quanto sia bello e salutare usare la bicicletta; soprattutto quando ciclisti e automobilisti riescono a rispettarsi l’un l’altro.

Oltre a sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti della sicurezza stradale, anche quest’anno la manifestazione avrà uno scopo benefico. Il ricavato verrà devoluto a un’associazione della Val Cavallina impegnata nel sociale. Una bella abitudine per la società del presidente Dario Zambetti che, solo nelle ultime sei edizioni, ha devoluto circa 30 mila euro a enti come la Croce Rossa Italiana, la Protezione Civile, l’Aned (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto), la Parrocchia di Casazza, l’Associazione per Bruno, la Briciola Onlus, impegnata nella costruzione di un ospedale in Etiopia, e Terre d’Europa, onlus bergamasca che si occupa di seguire nel doposcuola ragazzi dai 9 ai 19 anni con disturbi specifici dell’apprendimento.

Tutte le informazioni relative all’evento saranno pubblicate sul sito dell’Unione Ciclistica Casazza, oltre che sulla pagina Facebook del gruppo e su Twitter, con l’hashtag #pedalandocoicampioni

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