Il numero «8» per ricordarlo
Online, e non solo, il saluto a Stefano

Stefano ha lasciato dolore e sconcerto, ma ha lasciato anche la voglia di sorridere in suo nome. Per ricordarlo sul campo di calcio che tanto amava, ma anche fuori dal campo di gioco.

Ed è per questo motivo che i suoi amici di calcio, i suoi compagni, i suoi familiari e anche i conoscenti lo hanno voluto ricordare con quel numero «8», che altro non era la sua maglia nella squadra del «Bergamo calcio a cinque».

Conoscenti, ma anche persone che hanno semplicemente saputo della sua storia, come mister Trapattoni: anche lui ha salutato Stefano con il numero «8» quando è stato a Barbata nei giorni scorsi.

Di grande intensità il saluto di chi Stefano lo ha sempre amato tantissimo: «Perché il tuo gesto non sia stato invano qualcosa di buono di sicuro ci deve aver insegnato: dovremmo imparare tutti ad aprirci di più, a vivere come se ogni giorno fosse l’ultimo..non per fare cavolate ma per vivere intensamente ogni attimo..niente musi lunghi, arrabbiati per giorni per cavolate, dire ti voglio bene alle persone, abbracciarle, farle sentire importanti...fare quel corso che ci piace tanto ma che continuiamo a rinviare, quel viaggio che da anni guardiamo in vetrina o quel sogno che da tempo è rimasto nel cassetto..insomma ci siamo capiti credo.. Per usare un tuo post: “Ricorda che la vita non perdona, quindi tu non tradirla..”».

E domenica 5 marzo un pezzo di «Bergamo calcio a cinque» è scesa in campo in tutta Italia. Non sul parquet di Torre Boldone, dove la squadra avrebbe dovuto giocare nel pomeriggio contro il Futsal Monza: la partita è stata rinviata. Tutto il mondo del calcio a cinque (e non solo) si è mossa per salutare simbolicamente il ragazzo, seguendo una proposta lanciata sui social dal presidente del Bergamo, Marco Calegari: «Se vi va e se potete, chiedo a tutti quelli che segneranno un gol in questo weekend di futsal di dedicarlo a Stefano».

Prima ancora del turno di campionato, la risposta è stata forte: su Facebook hanno iniziato a circolare fotografie di persone che indicano con le mani il numero 8, quello della maglia del giocatore. Compagni, amici, avversari, dirigenti, semplici colleghi, anche sconosciuti: tutti in prima fila, nel segno del ricordo.