Comark, vittoria con brivido
Ulteriori rinforzi? No grazie

D’accordo che tutto è bene ciò che finisce bene ma la vittoria al cardiopalma della Comark sulla vice cenerentola del girone, Arzignano, non va sottovalutata.

Tranne, ma non ci risulta, che le ambizioni del team cittadino siano di basso profilo. Se, viceversa, lo fossero il budget messo a disposizione dalla società, in estate, al direttore sportivo Sergio Zonca sarebbe stato esageratamente oltre misura.

Non è, infatti, un mistero che il bilancio della corrente stagione è da team di quartieri alti della classifica. Sostenere che altri sodalizi abbiano effettuato investimenti di gran lunga superiori è, secondo noi, inverosimile.

La cosa potrebbe costituire un alibi soltanto per gli operatori di mercato (Zonca in primis) per nascondere ad arte eventuali ostacoli in corsa. A pieno diritto potrebbe dirlo Euclide Insogna che ha consegnato a coach Adriano Vertemati una Remer vincente nonostante esborsi saggiamente oculati.

Oggi come oggi a livello di risultati giudichiamo la Comark da «minimo sindacale» e nulla più. Vero è che il quarto posto attualmente condiviso con Milano e Montichiari non è proprio da gettare.

Ma torniamo al punto di partenza: un conto è accontentarsi, altro è il confronto tra l’effettiva qualità della rosa e il rendimento della stessa sul parquet di gioco. E qualcuno, in ambito dirigenziale, lancia precisi messaggi alla proprietà per ricorrere a ulteriori rinforzi.

Troppo facile, a nostro avviso, dare altra linfa alla squadra così da diminuire i rischi strada percorrendo. Meno male che le decisioni finali sono di esclusiva competenza del presidente-sponsor Massimo Lentsch il quale anche se da poco nel basket è già riuscito a leggere, a tempo di record, quanto gravita, nel bene e nel male, nell’intero ambiente.

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