Colantuono: ci salveremo in anticipo
Sampdoria decimata: tre squalificati

In 24 partite 23 punti, tre lunghezze di vantaggio sul Cagliari terzultimo. La marcia dell'Atalanta, rispetto alle ultime stagioni, procede un po’ a rilento, ma la «Dea» dal punto di vista del gioco e delle prestazioni è sempre e comunque all'altezza e l'ha dimostrato anche venerdì scorso nel match in casa della Juventus capolista (2-1 per i bianconeri).

Stefano Colantuono sa che il cammino è lungo e che bisogna accelerare, ma ha grande fiducia nei suoi ragazzi. «Anche quest'anno - spiega ai microfoni di Sky Sport 24 -, nonostante una stagione tribolata, non siamo mai stati invischiati nelle ultime tre posizioni. Negli ultimi anni la lotta per non retrocedere non ci ha mai coinvolto più di tanto, ma ora abbiamo solo tre punti di vantaggio sulla terzultima. Io, però, sono convinto che se manteniamo questo atteggiamento e questa mentalità potremo raggiungere l'obiettivo con qualche giornata d'anticipo, fermo restando che e ci sarà da lottare lo faremo perché l'Atalanta ha nel dna la capacità di farlo».

Contro la Juventus i nerazzurri erano anche passati in vantaggio e se la sono giocata fino alla fine, ma a festeggiare sono stati i bianconeri che si sono imposti per 2-1. «Ho visto una squadra attenta che è andata a Torino per giocarsela, è improponibile pensare di andare allo Juventus Stadium e fare la partita perché loro hanno caratteristiche che ti costringono ad abbassarsi - spiega Colantuono -, però ce la siamo giocata e nonostante le defezioni abbiamo sfiorato il pareggio giocando una buona gara contro un avversario molto importante».

A proposito di Juventus Colantuono ritiene che la squadra di Allegri «abbia grandi chance di passare il turno contro il Borussia Dortmund dopo il 2-1 di ieri», ma poi si sofferma ancora sui problemi della sua Atalanta. «In queste ultime tre partite (sconfitte con Fiorentina, Inter e Juve, ndr) abbiamo raccolto meno di quanto meritavamo, ma l'importante è vedere sempre il bicchiere mezzo pieno e pensare che le prestazioni ci sono sempre state anche al cospetto di squadre superiori - spiega l'allenatore nerazzurro -. La nostra è stata una stagione un po’ particolare dal punto di vista dell'infermeria e che si è ulteriormente complicata con l'ultima giornata, abbiamo perso tanti giocatori, ma questa squadra ha sempre dimostrato che anche con elementi che hanno un minutaggio inferiore rispetto agli altri, riesce comunque a far bene».

Il prossimo impegno è contro la Sampdoria che ieri ha pareggiato 1-1 nel recupero contro il Genoa. «È stato un bel derby - dice Colantuono - tra due squadre in salute che se la sono giocata fino alla fine con occasioni a ripetizione. Non c'era bisogno del derby per trarre indicazioni, la Samp sta facendo un campionato molto importante, ma del resto anche l'anno scorso fece bene».

Nessuna voglia di parlare dell'inchiesta sul calcioscommesse. «Non devo commentare nulla, non è il caso di parlare ancora di questa vicenda che, credo già nei prossimi giorni, si risolverà nel miglior modo possibile. Ha tutto in mano l'avvocato e io ho già detto quello che dovevo dire».

Il giudice sportivo della Lega di Serie A, Gianpaolo Tosel, dopo le gare della quinta giornata di ritorno, ha inflitto una giornata di squalifica a dodici giocatori. Si tratta di Migliaccio (Atalanta), Giorgi, Lucchini e Volta (Cesena), Botta (Chievo), Mertens (Napoli), Barreto (Palermo), Magnanelli (Sassuolo), Eder, Obiang e Soriano (Sampdoria), Vives (Torino).

Per quanto riguarda le società inflitte ammende a Genoa (10.000 euro), Sampdoria (4.000) e Napoli (3.000). Tra gli allenatori ammonizione e ammenda di 2.000 euro al tecnico dell'Atalanta, Stefano Colantuono «per avere, al 29’ del secondo tempo, rivolto un epiteto ingiurioso all'accompagnatore ufficiale della squadra avversaria».

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