Biglietti e abbonamenti per la serie A2
Comark, i tifosi chiedono prezzi popolari

Ai tifosi della Comark che ripetutamente insistono sull’argomento-prezzi di abbonamenti e biglietti riferiamo che la società sta valutando, proprio in questi giorni, il da farsi. Nulla o poco, comunque, trapela per il momento dalla dirigenza coordinata dal general manager Ferencz Bartocci

Si auspica disponibilità e sensibilità nei confronti di sportivi impazienti di rivedere in città un basket vicino all’ élite nazionale dopo una duratura assenza. Certo, se l’esigenza è di monetizzare il più possibile, tutto finisce qui. Altra cosa se l’obiettivo dovesse privilegiare l’intero movimento del pallone a spicchi locale. In altri termini, se si punterà ad un palasport piuttosto gremito bisognerà intraprendere una politica di costi di biglietti e abbonamenti popolari, solo in questo modo si può sperare di ottenere un risultato.

Del resto, a parità di incassi, è sempre da preferire un’arena colma di appassionati ad una con ampi spazi tristemente vuoti. D’obbligo ricordare, in questo senso, l’azzeccata strategia del presidente atalantino, Antonio Percassi, quando fissava, in occasione di partite di “peso” in cui serviva tutto l’affetto die tifosi, il prezzo simbolico di un euro in alcuni settori dello stadio “Azzurri d’ Italia”. «Bisognerà salvaguardare la serie A2 a ogni costo» vanno dicendo in coro il patron Massimo Lentsch e l’allenatore Cece Ciocca. E, allora, chi ha orecchie per intendere, intenda...

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