Bergamo, i nodi vengono al pettine
Cassa Rurale Treviglio, brodino in Sicilia

Non c’è da stupirsi se dopo dieci turni di regular season Bergamo sia collocata sul fondo classifica in compagnia di Roma e Capo d’Orlando.

L’avevano, del resto, previsto tutti in estate una volta reso noto l’organico. Troppi giovani nel roster in aggiunta a una coppia di stranieri a digiuno di una qualsiasi esperienza europea. Da qui le otto sconfitte sino a qui alcune delle quali con passivi pesanti. Situazione complicata ma per fortuna ancora non compromessa, sempre e solo a condizione che si torni sul mercato. Dalla società si sussurra ufficiosamente che qualcosa si muoverà in tal senso. Sarebbe un bene anche se ci si deve sbrigare, in questi frangenti il tempo è fondamentale per non compromettere ogni cosa.

Con l’ingaggio di uno-due pedine di qualità ed esperienza l’obiettivo salvezza sarebbe ancora più che possibile. Importante sarà la scelta (o scelte) che verranno effettuate, in un mercato di riparazione che certo non potrà offrire una vastissima scelta. Una paio di campionati fa a tirare fuori le castagne dal fuoco ci avevano pensato gli innesti del fenomeno Hollis e del competitivo Laganà con l’aggiunta dell’arrivo del navigato coach Giancarlo Sacco al posto di Cece Ciocca, matricola assoluta della serie A2. Fortunatamente oggi con Marco Calvani in panchina il problema non esiste almeno sotto l’aspetto della vivacità atletica e dello spirito di gruppo.

La Cassa Rurale Treviglio ha interrotto i due risultati negativi con una vittoria in Sicilia. A Capo d’Orlando, nell’anticipo di sabato scorso, i ragazzi di Vertemati non sono apparsi in grande condizione, ma comunque è bastata per battere gli avversari che hanno già l’acqua alla gola e intanto Bergamo ringrazia per il regalo.

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