La firma è stata messa alle 23.54
L'Atalanta è di Antonio Percassi

Le firme sono arrivate: l'Atalanta dalla notte scorsa è di Antonio Percassi. È successo poco prima di mezzanotte, dopo 14 ore di ulteriori trattative, alla vigilia impreviste e imprevedibili. Secondo i rumors ieri avrebbe dovuto essere il giorno delle formalità, il tempo di sistemare alcuni dettagli davanti ai commercialisti e, per l'ora di pranzo, firme sui contratti e poi testa nel futuro. I dettagli invece sono probabilmente diventati nuovi ostacoli.

Per perfezionare un accordo che sembrava già definitivo sono servite ore e ore di trattative che, ad un certo punto del pomeriggio, hanno fatto temere che le posizioni fossero tornate distanti. Poi, all'ora di cena, i primi segnali di concreti passi avanti. A notte ormai arrivata la fumata bianca: tutto firmato, tutto fatto, società che dalla famiglia Ruggeri passa ad Antonio Percassi. Da oggi è già domani. Anche se nel frattempo altre indiscrezioni si sprecano.

Una prima, grossa novità riguarda il ritiro: a quanto pare la squadra non andrà a Brentonico, ma a... Bratto-Rovetta, dal 4 al 24 luglio. L'Atalanta torna quindi a casa, nella conca della Presolana, dove aveva già svolto la preparazione per tre anni, dal 2006 al 2008 (l'anno di A con Colantuono, i due anni con Del Neri).

L'altra novità significativa per adesso è un'indiscrezione, ma talmente suggestiva da meritare rilievo: Raffaello Bonifaccio, il «maestro», tornerebbe a lavorare nel settore giovanile nerazzurro. Sarebbe un altro segnale fortissimo delle intenzioni della nuova proprietà. Bonifaccio si era defilato nell'estate 2007, lasciando l'Atalanta ufficialmente per motivi familiari.

Novità sull'allenatore? Nessuna, ieri la giornata è scivolata via in stand-bye, in attesa delle firme che non arrivavano. I nomi più accreditati sembra restino quelli di Colantuono, Lerda e Mutti (elencati in ordine alfabetico), con Davide Ballardini che ieri sembrava entrato nell'elenco degli outsider.

Leggi Pietro Serina su L'Eco in edicola venerdì 4 giugno

© RIPRODUZIONE RISERVATA