Yankees

di Giorgio Gandola

C’è una piccola società biomedica a San Diego, California. Ha nove dipendenti, quattro stanze e nell’inventario mette alcuni topolini da laboratorio. Si chiama Mapp, l’hanno creata nel 1999 due ricercatori.

C’è una piccola società biomedica a San Diego, California. Ha nove dipendenti, quattro stanze e nell’inventario mette alcuni topolini da laboratorio. Si chiama Mapp, l’hanno creata nel 1999 due ricercatori, Larry Zeitlin e Kevin Whaley, rispettivamente presidente e amministratore delegato, stanchi di vivere nell’ombra del guru della ricerca medica Richard Cone, numero uno nello studio degli anticorpi sviluppati dalle piante, uno scienziato alternativo con barba incolta e birkenstock che da trent’anni (oggi ne ha 78) studia vaccini per contrastare antrace, botulino e altre armi chimiche di terroristi e Stati canaglia, in collaborazione con l’istituto medicale di ricerca delle malattie infettive dell’esercito degli Stati Uniti.

I due allievi si sono messi in proprio e hanno cominciato a seguire un loro percorso, tenuti d’occhio da quello che oggi definiscono con tenerezza «il nostro mentore». Si sono intestarditi a realizzare un cocktail di anticorpi ottenuto da una pianta di tabacco geneticamente modificata in laboratorio. La pianta del fumo che diventa la pianta della salute, singolare, persino immaginifico.

La settimana scorsa il loro vaccino è stato testato su due persone che ieri sono guarite. Il vecchio maestro ha detto: «Pensavo che la ricerca e la sperimentazione sarebbero continuate a lungo dopo la mia morte, invece quei ragazzi ci sono riusciti. Ho mandato loro una mail di complimenti, non li ho chiamati per non fargli perdere tempo». Manca solo il nome del virus neutralizzato: Ebola. Un nome che fa tremare il mondo. Gli americani avranno tutti i difetti della Terra, ma quando serve sono sempre pronti a sbarcare a Omaha Beach.

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