Veri muscoli e silicone per le gambe del robot ibrido VIDEO

Autentico tessuto muscolare, combinato con un materiale artificiale come la gomma siliconata e stimolato da una live corrente elettrica: sono fatte cosi' le gambe del robot bio-ibrido costruite in Giappone, nell'Universita' di Tokyo, e sperimentate con successo in acqua. L'obiettivo e' ottenere in futuro robot capaci di muoversi in modo fluido proprio come gli esseri umani e le basi di questa tecnologia sono descritte sulla rivista Matter. A trasformare l'energia elettrica in movimento non sono attuatori meccanici: a svolgere il compito e' il tessuto biologico e questa tecnologia sta attirando un interesse sempre maggiore, osserva il coordinatore della ricerca, Shoji Takeuchi. "Utilizzare i muscoli come attuatori - aggiunge - permette di costruire un robot compatto e capace di muoversi in modo silenzioso e con delicatezza". Non e' la prima volta che il tessuto muscolare viene utilizzato nella robotica, ma finora i movimenti non erano precisi. La combinazione di muscoli e materiali artificiali e' la novita' che adesso permette ai robot di ruotare e girare rapidamente: caratteristiche essenziali per evitare gli ostacoli. Le nuove gambe robotiche sono state sperimentate nell'acqua, zavorrate perche' stiano dritte, mentre all'estremita' superiore hanno una boa in schiuma. Lo scheletro e' fatto di un materiale flessibile, come la gomma siliconica, al quale sono state attaccate strisce di tessuto muscolare coltivate in laboratorio. Applicando una leggera corrente elettrica, i muscoli si contraggono sollevando la gamba, che ricade non appena l'elettricita' si dissipa. Alternando la stimolazione elettrica tra la gamba sinistra e la destra ogni 5 secondi, le due gambe si muovono, mentre colpendo ripetutamente una delle due gambe il robot ruota su se' stesso. "In futuro, contiamo di poter aumentare velocita' ed efficienza dei movimenti integrando gli elettrodi all'interno del robot", osserva Takeuchi. Si prevede anche di fornire al robot articolazioni e tessuti muscolari piu' spessi, in modo da ottenere movimenti piu' sofisticati. Sara' pero' necessario fornire al robot sostanze nutrienti per sostenere i tessuti biologici e bisognera' rendere piu' rigide anche le strutture artificiali, in modo che possano funzionare anche fuori dall'acqua.

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