Più stabile il lavoro interinale
Nel 2007 quasi 30 mila missioni

«In base ai dati 2007 dell’osservatorio provinciale, si calcola che le missioni di lavoro somministrato (l’ex lavoro interinale - n.d.r) siano state circa 30 mila in Bergamasca, con circa 20 mila lavoratori coinvolti. La maggior parte stranieri e impiegati soprattutto nei settori manifatturiero e del commercio». Questa la situazione locale delineata da Giovanni Magni, Alai-Cisl, durante la presentazione dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei lavoratori in somministrazione. Il documento è stato sottoscritto il 16 maggio scorso tra i sindacati confederali e Assolavoro (l’associazione che rappresenta circa 69 delle 80 agenzie per il lavoro che operano in Italia) e dovrebbe diventare accordo definitivo, con la firma ufficiale, entro fine mese. Una realtà, quella provinciale, che s’inserisce nel quadro nazionale in cui non si arriva all’1% di lavoratori utilizzati nel lavoro somministrato – contro una media europea del 2-3%, «anche se la Lombardia è al di sopra della media nazionale», come ha precisato Mauro Rossi, Nidil-Cgil –, con circa 650 mila missioni all’anno.«Questo è il terzo rinnovo del contratto dei lavoratori in somministrazione e rappresenta un salto di qualità alto in termini di tutela e servizi ai lavoratori – ha ricordato Magni –. Il primo, del 1998, ha definito l’ente bilaterale. Il secondo, nel 2002, ha segnato l’avvio dell’erogazione dei servizi. Quello attuale, con la messa a punto della parte economica e salariale, apre la strada al processo di stabilizzazione». Una stabilizzazione intesa come trasformazione del rapporto di lavoro in somministrazione a termine, in un contratto di somministrazione a tempo indeterminato presso l’agenzia per il lavoro. «L’ipotesi di accordo cambia il sistema di reiterazione massima dei contratti – ha spiegato Rossi –. Finora era possibile effettuare massimo 4 proroghe del contratto di somministrazione, per non più di 24 mesi». Quando l’ipotesi verrà definitivamente firmata ed entrerà in vigore il nuovo contratto, le proroghe diventeranno 6 per un periodo totale massimo di 36 mesi. E se il lavoratore avrà maturato 42 mesi di anzianità nella stessa agenzia potrà ottenere un contratto a tempo indeterminato presso quell’agenzia. Lasso di tempo che si ridurrà a 36 mesi se il lavoratore viene mandato in missione presso la stessa azienda. «Sono aumentate le tutele sociali esistenti, come l’accesso al credito, i sussidi integrativi agli infortuni e la tutela sanitaria integrativa – ha proseguito Rossi -, oltre alla novità del sussidio dell’ente bilaterale per la maternità e un’integrazione per il sussidio di disoccupazione». Sarà, invece, adottato un criterio unico per il pagamento dei premi di produzione e dei premi di risultato, calcolati in base alla durata della missione e, per quelli variabili, anche in base all’ultimo premio pagato dall’azienda utilizzatrice.(05/06/2008)

© RIPRODUZIONE RISERVATA