Milano dice sì alla fusione Asm e Aem

Il consiglio comunale di Milano ha approvato ieri con 46 voti a favore, nessuno contrario e 8 astenuti la delibera 102 sulla fusione per incorporazione di Asm Brescia in Aem. Il Consiglio ha anche approvato l’immediata eseguibilità della delibera. Poco prima si era conclusa con 31 voti a favore, un astenuto e nessun contrario il voto della delibera 103 sulla fusione per incorporazione di Amsa in Aem per raggiungere la pariteticità rispetto a Brescia sul controllo della nuova azienda. L’iter per la fusione verrà completato entro il novembre 2007.

Il via libera dell’aula è arrivato dopo oltre dieci mesi di trattative tra Aem e Asm e fa nascere il terzo operatore energetico italiano, con un fatturato pro-forma di 9,4 miliardi di euro e una capitalizzazione pari a circa 9 miliardi. La fusione prevede un rapporto di concambio pari a 1,6, ossia ad ogni azione Asm corrispondono 1,6 azioni Aem, e lo stacco da parte di Aem di un dividendo straordinario pari a 0,11 euro per azione a favore degli azionisti bresciani, per un esborso complessivo di circa 85 milioni. La nuova società, che avrà sede a Brescia, sarà controllata con quote paritetiche dai due Comuni che deterrano il 27,5% ciascuno della newco per un totale del 55% a controllo pubblico cui va sommato il 2% del comune di Bergamo (attualmente al 5% in Asm). La nuova società adotterà un modello di governance duale con un comitato di sorveglianza, composto da 15 membri ed uno di gestione da 8 membri.(24/07/2007)

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