Losma ai vertici dell’Ucimu
Le macchine utensili «tirano»

Giancarlo Losma (nella foto), già vicepresidente Ucimu, è stato designato come nuovo presidente dell’organizzazione. L’Ucimu è l’associazione italiana dei produttori di Macchine Utensili, Robot, Automazione e Accessori. Il mandato ufficiale è stato cnferito martedì il 24 giugno, durante l’assemblea annuale dei soci. Le associate di UCIMU rappresentano circa il 70% del Made in Italy del settore: oltre 400 imprese. Nel 2007 il settore ha registrato in Italia una produzione in crescita del 16%; per quest’anno è attesa una crescita del 12%. Eccellente il consuntivo 2007 per l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione, che ha registrato una crescita a doppia cifra per tutti gli indicatori economici. In crescita anche produzione ed export così come consegne sul mercato interno e consumo. È questo, in sintesi, il bilancio dell’industria italiana costruttrice di macchine utensili presentato, questa mattina, all’annuale assemblea di Ucimu.Nel 2007, la produzione italiana di settore si è attestata a 5,82 miliardi di euro, per un incremento del 16,6% rispetto al 2006. Il positivo risultato è stato determinato sia dal buon andamento delle esportazioni aumentate dell’11,9%, a 3,104 miliardi, sia dall’ottimo riscontro del mercato domestico. Quest’ultimo ha registrato un rilevante incremento, pari a +23,2%, che ne ha proiettato il valore a 4,345 miliardi di euro. Cresciute a 2,716 miliardi di euro, le consegne sul mercato interno hanno, infatti, registrato un incremento pari al 22,4% rispetto al 2006.Nel 2007, sono cresciute le esportazioni in Germania (399,6 milioni di euro, +29,5% rispetto al 2006), Russia (152 milioni, +51,8%), Polonia (123,4 milioni, +20,4%), Turchia (102,5 milioni, +13,3%), India (94,7 milioni, +64,8%), mentre sono rimaste stazionarie le vendite in Francia (183,5 milioni, +1,3%). In controtendenza l’export in Cina (239,9 milioni, -5,7%) e Spagna (201,5 milioni, -0,2%). E l’andamento espresso dall’industria italiana di settore nel 2007 proseguirà, seppur a ritmo meno deciso, anche nel 2008.Secondo le previsioni, infatti, nel 2008, la produzione crescerà del 9,6%, in virtù dei positivi risultati raccolti sia all’estero che sul mercato interno. Le esportazioni registreranno un incremento dell’8,7%, attestandosi a 3,375 miliardi. Le consegne dei costruttori sul mercato domestico raggiungeranno i 3,005 miliardi di euro, il 10,6% in più rispetto al 2007. Il consumo interno crescerà del 10%.«Nonostante il momento per noi costruttori ancora favorevole - ha rilevato Tacchella - lo spettro del rallentamento dell’economia mondiale getta alcune ombre sul nostro futuro. Un futuro aggravato dal contesto avverso nel quale noi imprenditori italiani ci troviamo a operare: eccessiva burocrazia, pressione fiscale, insufficiente investimento in ricerca e sviluppo, e, più in generale, in operazioni volte a sostenere la crescita delle imprese, elevata spesa pubblica cui non corrisponde un’offerta di servizi adeguata sono solo alcuni dei problemi con cui i costruttori italiani devono confrontarsi quotidianamente». «Oggi il governo gode di una maggioranza solida e chiara. L’auspicio - ha concluso Tacchella - è che le autorità di governo, che si dicono attente alle esigenze delle imprese che trainano l’economia del paese, intervengano finalmente con misure decise come questa per sostenere l’industria che produce».(24/06/2008)

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