Ascom contro la marcia del lavoro
Penalizzerà lo shopping natalizio

Ascom è fortemente contraria al fatto che i sindacati – Cgil Cils Uil – organizzino per sabato 12 dicembre la Marcia per il lavoro. L’Associazione ha raccolto le lamentele e il malcontento dei commercianti del centro città, che temono che il corteo per le vie cittadine penalizzi lo shopping natalizio.

«Fissare la Marcia per il lavoro in uno dei sabati di dicembre ostacola il commercio – commenta Paolo Malvestiti, presidente di Ascom Bergamo –. Per noi commercianti, soprattutto in un momento di crisi come questo, i fine settimana che precedono il Natale sono importantissimi dal punto di vista economico, sono un banco di prova per capire se la crisi è in diminuzione. Ora i consumi sono letteralmente fermi e abbiamo bisogno che riprendano al più presto. A questo proposito i tre sabati che precedono il Natale sono strategici. Certamente una Marcia in centro città il 12 dicembre, in qualsiasi orario venga organizzata, non gioverà al commercio. Con questo, però, non vogliamo dire che non si debba fare una Marcia per il lavoro, perché il tema sta evidentemente a cuore a tutti e a noi per primi, ma chiediamo di tenere conto delle esigenze di chi al sabato lavora. Sarebbe un paradosso, credo, fare una Marcia per il lavoro e poi ostacolare chi pone grandi aspettative in termini lavorativi proprio nella giornata di sabato».

La Marcia per il lavoro si inserisce in uno dei tre fine settimana di dicembre, un mese attesissimo dai commercianti. Il calendario, però, quest’anno, penalizza lo shopping natalizio perché prima di Natale ci sono solo tre fine settimana. Altro dato preoccupante, per i commercianti, è dettato dal fatto che i saldi invernali prenderanno il via sabato 2 gennaio 2010, proprio a ridosso delle feste natalizie.

«Data l’importanza del tema, invitiamo i sindacati a rivedere la data e le modalità di organizzazione della manifestazione – conclude Malvestiti – Noi siamo da subito disposti a incontrare i tre segretari confederali per definire una soluzione che non penalizzi il nostro settore».

© RIPRODUZIONE RISERVATA