Borsa: un cocktail indigesto
Ubi e Banco Popolare -2,8%

Preoccupazione per la situazione in Grecia, «rumors» su un possibile declassamento delle banche europee da parte delle agenzie di rating, rendimenti dei titoli di Stato spagnoli e italiani in forte rialzo. Cocktail indigesto per Piazza Affari. Ubi Banca -2,79%, Banco Popolare -2,81.

Preoccupazione per la situazione politica in Grecia, «rumors» su un possibile declassamento delle banche europee da parte delle agenzie di rating che avrebbe immediato effetto sui tassi di finanziamento degli istituti di credito, rendimenti dei titoli di Stato spagnoli e italiani in forte rialzo.

È un cocktail indigesto per Piazza Affari, che è tornata sotto i 14mila punti e non lontana dal livello di metà settembre (nel pieno delle tensioni dello spread Btp-Bund) e anche dalle sedute drammatiche del marzo 2009: dopo cali più ampi accusati durante la seduta, l'indice Ftse Mib ha segnato una perdita finale dell'1,18% a 13.771 punti, l'Ftse All Share un ribasso dell'1,09% a quota 14.810.

SCIVOLA MEDIASET, MALE FINMECCANICA CON GIALLO SUKHOI - La trimestrale resa nota alla vigilia a mercati chiusi con una netta frenata dell'utile e i conseguenti report negativi di diversi analisti hanno portato a una giornata di passione per Mediaset: il titolo ha ceduto l'11,36% finale a 1,452 euro, con il minimo storico toccato nel corso della seduta a 1,418. Molto debole anche Finmeccanica nel giorno della «scomparsa» del volo dimostrativo Sukhoi scomparso dai radar in Indonesia: la controllata Alenia è partner minoritario della joint venture per la realizzazione del velivolo e il titolo ha ceduto il 4,46% a 2,82 euro.

BANCHE NEL MIRINO: MPS CEDE QUASI IL 7% DOPO INDAGINI - Dopo un passaggio in asta di volatilità a pochi minuti dalla notizia delle indagini della Procura di Siena, Monte dei Paschi di Siena ha guidato il calo generale delle banche e ha chiuso in ribasso del 6,94% finale a 0,23 euro. Molto male anche Bpm (-5,12%), Unicredit (-4,59%) e Mediobanca, che ha ceduto il 4,55% con un peggioramento dopo la diffusione dei conti dei nove mesi e un leggero miglioramento nel finale di seduta. Ha tentato di contenere le perdite Intesa SanPaolo, in calo finale del 2,85%. In campo assicurativo debole Generali (-2,56%), ma molto peggio ha fatto Fondiaria Sai, che ha ceduto il 6,39%. Per Ubi Banca (Popolare di Bergamo)  -2,79%, per il Banco Popolare (Credito Bergamasco) -2,81%.

TENGONO ENI E FIAT, BENE LOTTOMATICA SU PROSPETTIVE 2012 - Su livelli poco sopra la parità la chiusura di Eni (+0,24%) e di Fiat, il cui titolo è salito dello 0,89%. Ha sfruttato la giornata non negativa del settore auto anche Pirelli (+1,84%) mentre spicca l'andamento di controtendenza di A2A e Tenaris, che sono cresciute rispettivamente del 2,02% e del 3,05%. Boom per Lottomatica (+5,40% a 14,25 euro) dopo le dichiarazioni ottimistiche sul 2012 dei vertici, che hanno preceduto la diffusione della trimestrale avvenuta a mercati chiusi. Sospesa della trattative in attesa di un comunicato dell'azienda il titolo «minore» Richard Ginori, un marchio storico che rischia la liquidazione volontaria: nel 2011 l'azienda di Sesto Fiorentino ha accusato perdite per 38 milioni a fronte di un fatturato poco superiore.

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