Latte, vertice dei produttori:
non si scende sotto i 40 cents

Non si scende sotto i 40 centesimi al litro. È la linea decisa dalla Coldiretti nel vertice di lunedì mattina a Milano, nella sede del Consorzio Agrario, insieme ai rappresentanti di cooperative e produttori. «Si tratta di una media di buonsenso che tiene conto sia dell'andamento del mercato del grana padano sia dei valori del latte spot (quello non ancorato a contratti predeterminati) che oscillano fra i 39 e i 41 centesimi al litro», spiega Giancarlo Colombi presidente di Coldiretti Bergamo.

Intanto è scattato il monitoraggio, con il coordinamento di Coldiretti, di tutti i carichi di latte non legati a particolari accordi di vendita in modo da gestirne il posizionamento sul mercato. «Arrivati a questo punto – afferma Colombi – diciamo ai soci di non sottoscrivere nessun contratto  sotto i 40 centesimi al litro, che per noi rappresenta un valore in linea con l'attuale situazione di mercato, e per la fatturazione del latte di mese di luglio li invitiamo a recarsi presso gli uffici della Coldiretti per una verifica della situazione».

Intanto le trattative con gli industriali continuano a essere interrotte dopo quanto avvenuto il 30 giugno scorso, quando Assolatte ha offerto «un adeguamento ridicolo» rispetto ai 33,156 al litro stabiliti nell'ultimo accordo ormai scaduto.

«In Italia e in Lombardia c'è troppo latte straniero e manca ancora una chiara indicazione di origine per tutti i prodotti agroalimentari - conclude il direttore di Coldiretti Bergamo Lorenzo Cusimano – per questo stiamo andando al Brennero, insieme ad agricoltori e allevatori delle altre regioni, per protestare contro i ritardi della Ue e contro questo fiume di prodotti dall'estero che poi vengono messi in commercio come se fossero italiani».

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