Economia
Giovedì 10 Dicembre 2009
Ricerca e innovazione
nel futuro della nautica
Hanno forte propensione ad innovazione e ricerca, sono sensibili a temi di grande attualità come la sostenibilità ambientale, avvertono la necessità di percorsi di qualificazione professionale a loro appositamente dedicati e sono alla ricerca di iniziative orientate al marketing ed internazionalizzazione. Queste, in sintesi, caratteristiche e necessità per il futuro delle aziende lombarde della Filiera della nautica secondo i primi risultati emersi dal programma Driade - azione Dafne, presentati giovedì mattina alla Camera di Commercio di Bergamo nel corso di un incontro cui hanno preso parte anche alcune aziende del comparto.
Come spiegato dal giornalista Pietro Barachetti, Driade (Distretti regionali per l’innovazione, l’attrattività e il dinamismo dell’economia locale) è il programma varato nel 2008 dalla Regione Lombardia e cofinanziato dal ministero per lo Sviluppo economico, con l’obiettivo di favorire la costituzione e il consolidamento di reti di sistema nei diversi settori produttivi della regione.
Al suo interno Dafne (Distretti, aggregazioni e filiere nuove e emergenti) è l’azione diretta a promuovere e sostenere l’aggregazione di imprese in sistemi o filiere in ambiti tematici nuovi rispetto a quelli dei distretti finora operanti in Lombardia. E proprio tra i sette programmi finanziati dalla Regione, nell’ambito dell’azione Dafne, si colloca il progetto proposto e sviluppato da un pool di soggetti - tra cui Camera di commercio, Micromega Network (società consortile capofila del progetto) e la fondazione Ikaros di Bergamo (soggetto promotore del Polo formativo nautico) - volto alla promozione della filiera della nautica in Lombardia.
Un settore questo fatto da aziende che, pur non affacciandosi direttamente sul mare, hanno scritto negli anni la storia della nautica italiana. Un comparto fra più dinamici dell’economia nazionale (la Lombardia si colloca al primo posto per numero di aziende e addetti) e punto d’eccellenza a livello europeo. Sul territorio regionale sono attivi tutti i rappresentanti della filiera, la cui attività permette, partendo dalla materia prima, di giungere all’imbarcazione finita (sono 350 le imprese lombarde la cui fetta principale del fatturato è legato alla nautica).
Attualmente le aziende coinvolte nella Filiera nautica, tra indotto e cantieristica, sono in tutto 82 (ma le “iscrizioni” rimangono aperte), appartenenti ad otto province lombarde, cui si aggiungono le associazioni di categoria ed istituzioni per complessivi 109 soggetti. Tra le imprese, solo nella Bergamasca, si contano tra gli altri i nomi di Rio Yachts, Uniesse Marine, Foresti & Suardi, Persico, Rose Island, Dariel, Besenzoni, Metalmec, Radome e Tecnolegno.
Il progetto Driade ha mosso i primi passi nel marzo di quest’anno e nella sua prima fase prevedeva la rilevazione dei dati, delle prospettive di sviluppo e del fabbisogno del settore illustrati giovedì.
“Tre le aree su cui si concentreranno ora le azioni della filiera: ricerca e innovazione, crescita delle risorse umane, marketing e innovazione. Bisogna creare una governance per fare squadra all’interno della filiera e nei rapporti con le istituzioni. Oggi servono politiche mirate per il settore” ha spiegato Francesco Beghetti, amministratore delegato di Micromega Network, dopo i saluti di Andrea Locati caposervizio della Promozione interna della Camera di Commercio di Bergamo.
E proprio per rispondere al fabbisogno di formazione evidenziato dalla filiera, la fondazione Ikaros sta lavorando alla costituzione di un Polo formativo specializzato legato al settore nautico. Un progetto da 32 milioni di euro di investimento complessivo che ha trovato sostegno da parte di numerosi enti e di recente è stato anche premiato dal Pirellone all’interno del programma “Lombardia eccellente”.
“Le sedi che ospiteranno il progetto – dice Daniele Nembrini, presidente della fondazione Ikaros – saranno uno stabile a Grumello del Monte (attivo da settembre 2010) e l’Abbazia benedettina di San Paolo D’Argon (dal 2012). I percorsi formativi saranno individuati insieme alle aziende”. Tra i presenti, anche Maurizio Moscatelli di Confindustria Lombardia, Roberta Gagliardi in rappresentanza di Confartigianato Lombardia e Cna Lombardia, Anna Scalari titolare della Rio Yachts srl di Villongo, Pierino Persico degli omonimi Cantieri di Nembro, Fausto Colombi dei Cantieri Imago Yacht di Palazzolo sull’Oglio, Ezio Gaspari della Besenzoni, il designer bergamasco di imbarcazioni Marino Alfani.
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