Le riprese dei droni aiutano
il lavoro di geometri e architetti

Un nuovo passo in avanti per la startup GeoSkyLab, l’azienda innovativa cresciuta dentro ai padiglioni dell’incubatore di Bergamo Sviluppo, al Point dell’innovazione di Dalmine. L’azienda guidata da Carlo Facchetti, specializzata nei servizi di aerofotogrammetria con l’uso dei droni a cui abbina, novità assoluta in Italia, anche la ripresa con la stessa tecnologia ma in aereo, ha avviato un programma di corsi di formazione per tutte le categorie professionali interessate alla nuova tecnologia di ripresa area con i droni.

Un nuovo passo in avanti per la startup GeoSkyLab, l’azienda innovativa cresciuta dentro ai padiglioni dell’incubatore di Bergamo Sviluppo, al Point dell’innovazione di Dalmine. L’azienda guidata da Carlo Facchetti, specializzata nei servizi di aerofotogrammetria con l’uso dei droni a cui abbina, novità assoluta in Italia, anche la ripresa con la stessa tecnologia ma in aereo, ha avviato un programma di corsi di formazione per tutte le categorie professionali interessate alla nuova tecnologia di ripresa area con i droni.

Il primo corso di formazione, iniziato proprio questa settimana in un’aula dedicata nella struttura del Point di Dalmine, ha già raccolto un’ampia adesione di professionisti, geometri, architetti, geologi, ingegneri che hanno colto il valore aggiunto della fotogrammetria aerea e rilevamenti 3D con droni per la loro professione. Costi e tempi sono infatti assolutamente abbattuti. In più questi corsi aiutano ad affrontare scenari lavorativi con la piena padronanza di mezzi altamente tecnologici ed innovativi. Numerosi i campi di applicazione, fra cui la topografia, la geologia, il settore dei Beni Culturali, ma anche analisi e verifiche per il controllo del dissesto idrogeologico, fino all’Urbanistica ed all’edilizia.

Nel calendario dei servizi offerti da GeoSkyLab, il programma poi si arricchisce di un nuova opportunità. “La settimana prossima inizierà infatti – spiega Facchetti - sempre nell’aula di formazione del Polo d’Innovazione Tecnologica del Point di Dalmine un nuovo corso per qualificare i piloti di droni. I droni infatti sono in toto paragonabili ad un aeromobile, e pertanto il loro utilizzo deve sottostare alle regole dell’Enac”. Non solo, e non tutti lo sanno ancora, il governo ha emanato una legge, lo scorso mese di settembre, che impone di essere titolari di una “patente” di pilota per poter guidare un drone in volo. Diversamente si incappa in sanzioni e conseguenze di rilevanza anche penale.

Intanto GeoSkyLab, avanza sul suo percorso di startup. “Abbiamo infatti completato anche l’ultima fase del nostro progetto – spiega Facchetti - per utilizzare l’aeroplano tradizionale nei rilievi aerei fotogrammetrici di grandi aree, utilizzando ed ottimizzando la tecnologia sviluppata per i droni. Questo consentirà di ottenere mappe e rilievi 3D in alta risoluzione a costi bassissimi e in tempi rapidi soprattutto per i professionisti e per i loro clienti”.

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