Stazione Fs, entro primavera il via al cantiere per il sottopasso

Intanto non trova soluzione il problema della sosta selvaggia di motorini e biciclette a Piazzale Marconi e neppure quello del degrado della massicciata nel rione di San Tomaso de’ Calvi e in via Elba

Corsa contro il tempo di Palafrizzoni per riuscire ad aprire il cantiere del sottopasso pendonale della stazione entro primavera. I progettisti hanno rispettato i tempi di consegna del progetto esecutivo, che entro fine anno dovrà passare in Giunta. Il sottopasso non è altro che il prolungamento dell’attuale tunnel passeggeri della stazione ferroviaria, oltre il quinto binario, fino a raggiungere via Gavazzeni: 330 metri in tutto, circa 260 interrati, il resto in superficie. I lavori dovrebbero durare una ventina di mesi.

Le tappe per avviare i lavori in primavera sono forzate. La scorsa settimana c’è stato il vertice con i tecnici di Rfi (Rete ferroviaria italiana), che dovrebbe dare il via libera al progetto, e poi con la Soprintendenza per i Beni architettonici e per il paesaggio di Milano che dovrebbe invece dare un parere formale sul progetto, visto che sulla stazione esiste un vincolo architettonico.

Intanto, alla stazione Fs cittadina, continua a non trovare soluzione il problema della sosta selvaggia di biciclette e motorini. Piazzale Marconi ormai da anni versa nel caos, per la quotidiana invasione di centinaia di veicoli a due ruote. Anche questa mattina si contavano oltre trecento ciclomotori, più altrettante biciclette, nei pochi parcheggi riservati alle due ruote, ma soprattutto sui marciapiedi e tra i vialetti del parco fino all’incrocio tra le vie Papa Giovanni e via Paleocapa.

Ma la situazione di incuria e degrado non è limitata a Piazzale Marconi e alle aree adiecenti, ma si spinge anche lungo il tratto di linee ferroviaria per Milano e per Lecco che attraversa il rione di San Tomaso de’ Calvi, in particolare lungo via Elba. La massicciata è lasciata nell’abbandono, non c’è manutenzione, ed è piena di sterpaglie e di rifiuti. Una situazione igienica pessima, che favorisce anche il proliferare di topi.

(18/11/2003)

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