Splende il tempio di San Tomè
Tolta la gabbia dopo il restauro

La gabbia in metallo è stata smontata pezzo a pezzo, ponteggio dopo ponteggio. Il piccolo tempio romanico di San Tomè ora respira in libertà e appare in tutto il suo splendore. Dopo mesi di lavori sono state tolte le impalcature in ferro che circondavano il tempio .

La gabbia in metallo è stata smontata pezzo a pezzo, ponteggio dopo ponteggio. Il piccolo tempio romanico di San Tomè ora respira in libertà e appare in tutto il suo splendore.

Finalmente dopo mesi di lavori sono state tolte le impalcature in ferro che circondavano il tempio e, conclusi i lavori di rifinitura, il 7 dicembre è in programma l’inaugurazione.

La chiesa può quindi tornare ad accogliere le decine di migliaia di visitatori che ogni anno la ammirano e che partecipano alle attività e agli eventi proposti dall’Antenna Europea del Romanico, in sinergia con l’ufficio Iat locale, assessorato alla Cultura e gruppo «Amici del Romanico».

A finanziare i lavori, un progetto presentato dal «Sistema culturale Lemine» a un bando della Fondazione Cariplo di Milano per il quale i Comuni di Almenno San Bartolomeo (capofila), Almenno San Salvatore, Brembate Sopra, Palazzago, Barzana e Roncola, hanno messo a disposizione quasi un milione di euro in opere pubbliche e attività culturali, ricevendo in cambio quasi 400.000 euro di contributo.

L’intervento di restauro è andato però oltre rispetto a quanto previsto inizialmente. Al consolidamento statico della struttura e al rifacimento del tetto si sono aggiunti infatti anche altri studi.Il lavoro iniziale, progettato e diretto dagli architetti Cesare Rota Nodari e Bruno Cassinelli, ha previsto la rimozione della copertura esistente, l’inserimento di due cerchiature interconnesse d’acciaio di consolidamento, il rifacimento della copertura con le tradizionali piöde in pietra eseguiti dall’impresa Poloni di Alzano Lombardo, aggiudicatrice della gara, e contemporaneamente il restauro dei muri del tamburo superiore e della lanterna.

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