
Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 08 Maggio 2015
Ecco la nuova versione dei cartelli:
Bèrghem rimane, ma in piccolo
Proprio in queste ore i tecnici comunali stanno procedendo alla sostituzione dei cartelli per indicazioni di località o punti di interesse storico, artistico, culturale e turistico posizionati agli ingressi in città.
L’intervento - che era in programma da tempo - dovrebbe concludersi nella giornata di venerdì 8 maggio, con la sostituzione della segnaletica in via Autostrada e la via per Curnasco. Come si può vedere la scritta Bergamo in bergamasco, Bèrghem, è rimasta, ma in piccolo.

Diciamo che l’Amministrazione comunale ha scovato un compromesso visto che in Consiglio c’era stata battaglia tra maggioranza e opposizione sul tema con la Laga Nord che aveva difeso la vecchia toponomastica, in cui il dialetto aveva un’importanza rilevante.

Del resto, la storia delle ultime amministrazioni ha sempre visto il cambiamento dei cartelli con l’alternanza del colore politico dello schieramento vincente. E così è stato anche questa volta.

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giovanni plebani
9 anni, 11 mesi
pensavo che Gori fosse più intelligente dei suoi predecessori ,ma mi sbagliavo...e cosi' continua la farsa dei cartelli...
rossi Arturo
9 anni, 11 mesi
Sig. Paoletti lei ritiene i cartelli bilingue ridicoli? Lei è ridicolo in quanto rinnega le origini del popolo con cui vive. Noi oggi parliamo tutti il fiorentino che ci è stato imposto dal regno d'italia prima e dalla repubblica poi. Nessuno ritiene che non si debba parlare una lingua franca, ma che si mantenga affiancata la lingua locale originale, cosa chiesta dall'UNESCO e dal Consiglio d'Europa che, come ho già scritto, non sono i scritti alla Lega nord. Se a lei piace l'omologazione totale, la globalizzazione e quant'altro porta all'indifferenziazione totale è libero di farlo, ma sono altrettanto liberi coloro che non la pensano così e vogliono mantenere le lingue e le culture originali dei popoli. I cartelli bilingue sono un simbolo importante di non omogeinizzazione in un'unica lingua che comunque non sarà l'italiano-fiorentino, ma l'inglese o l'arabo.
pierluigi facchetti
9 anni, 11 mesi
Però che tristezza vedere bergamaschi ostili al nome Berghem. D'altronde la Storia insegna che i rinnegati sono i primi a detestare le proprie origini, il proprio nome e il proprio popolo. La prima cosa che fanno è cambiare nome. Un pò come i convertiti all'islam. Cambiano nome, diventano fanatici, si complicano la vita con una religione in fondo semplicissima e odiano i cristiani. Un popolo muore quando muore la propria lingua. Qui si fa di tutto per accelerare i tempi. E ci sono bergamaschi che gioiscono e se ne beano pure.Tempi duri.
Paolino Paoletti
9 anni, 11 mesi
Il limite principale del leghista è quello di ragionare per compartimenti stagni. Ritieni i cartelli in bergamasco ridicoli? Sei un comunista. Non credi che le idee(?) di Salvini sugli extracom siano valide? Sei uno che vuole l'invasione, anzi vuoi di sicuro che diventiamo tutti islamici. Chiissà poi cosa c'entrano le insegne commerciali, di privati cittadini che esponendole dovrebbero essere a norma con cittadinanza, residenza e relative imposte con i cartelli esposti da un ente pubblico. Ma forse voleva parlare delle politiche che hanno portato ad avere così tante aziende in mano a stranieri? Può essere interessante, anche se non capisco cosa c'entrino i cartelli.
Roberto V
9 anni, 11 mesi
era questa la priorita' sentita dalla cittadinanza...... Ma per favore.... Sistemare le buche piuttosto!
natalino lamera
9 anni, 11 mesi
paolino,scusami di solito io non cito Mai x critiche personalmente uno del forum;ma devo dire che il tuo odio verso la lega,ci può stare x le tue ragioni.Mà x l'ennesima volta pur di far cagnara nel forum,adesso te la prendi x i(fondelli)pardon i cartelli,in bergamasco!grazie a alex e gianfrancesco hò imparato ancora qualcosa in fatto di storia e cultura.a tè e alla tua combricola faccio ricordare:tempo fà,in una trasmissione(non ricordo quale)fecero un servizio a Prato,negozi attività commerciali,fabbriche,tutto con insegne e istruzioni RIGOROSAMENTE CINESE!!!quindi te e la tò,combricòla dè sinistra và bene così,i cinesi possono fare quello che vogliono essendo culturalmente di sinistra?
Alex Biffi
9 anni, 11 mesi
La contessa Linke, come spesso le accade, non sa di cosa parla: "La lingua lombarda è ritenuta una lingua regionale e minoritaria ai sensi della Carta europea per le lingue regionali e minoritarie, che all'art. 1 afferma che per "lingue regionali o minoritarie si intendono le lingue ... che non sono dialetti della lingua ufficiale dello Stato" Solo lo stato italiano si rifiuta di riconoscerla come tale e forse per merito di tanti lombardi come la contessa stessa. Però Il lombardo, contraddittoriamente, è censito dall'UNESCO come "lingua in pericolo d'estinzione., chissà come mai, forse perché si tratta di una lingua del sottogruppo delle lingue romanze? I dialetti della lingua lombarda si distinguono in occidentali (insubre) e orientali (orobico di cui fa parte il bergamasco), divisione che avviene seguendo il corso del fiume Adda.
Alex Biffi
9 anni, 11 mesi
Complimenti vivissimi alla giunta Gori, le priorità vitali per la cittadinanza vanno affrontate tempestivamente e senza tentennamenti. Complimenti anche a tutti i sostenitori di questa bella iniziativa che finalmente spazza via lo scempio dei cartelli in lingua locale, lingua locale che va soppressa al più presto e chi persegue nel suo uso o nella sua diffusione, va deriso, vilipeso e financo spernacchiato. E' dall'eliminazione di questa insulsa lingua, legata a chissà quali progenitori, che si inizia l'estirpazione di quelle radici che ancora impediscono il mélange auspicato dai nuovi padroni del mondo: ben fatto! Una postilla: ricordatevi, però, sostenitori e fautori dell'iniziativa, che anche il vostro amato idioma italico sarà presto declassato a lingua locale e, perciò, fra non molto soppresso.
giorgio locatelli
9 anni, 11 mesi
Ecco il famoso "cambio di passo" promesso in campagna elettorale. Poveri noi.
MARCO SARTI
9 anni, 11 mesi
ma a parte la fologrante notizia dei cartelli "Berghem" qualcuno della redazione si e' ricordato che oggi e' il settantesimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale?
Clezio Magni
9 anni, 11 mesi
Provate a fre un sondaggio tra i giovani d'oggi chiedendo cosa vuole dire "Città dei Mille" sopra la scritta "Berghem"Sono curioso di sapere il risultato. Meno male che hanno tolto la testa di Garibaldi, visto il disastro fatto con la sua calata in Sicilia, con tutto il resto conseguente!
Paolino Paoletti
9 anni, 11 mesi
Credendo che un'aspetto complesso come il senso d'appartenenza identitario si fondi sui cartelli stradali in dialetto locale , che ribadisco restano l'unica conquista di trent'anni di lega, l'arrampicata sugli specchi fatta per trovare una giustificazione producendo un accozzaglia di difficile lettura induce persino al sorriso. Di compatimento.
osvaldo licini
9 anni, 11 mesi
I soldi per chiudere le buche delle strade non ci sono ma pero'per le "ripicche"politiche si! Se alle prossime elezione vince il centro-destra ricambiamo ancora i cartelli. Vergognatevi.
Gianfrancesco Ruggeri
9 anni, 11 mesi
Punto quarto, qualcuno dovrà pur dirvi che la toponomastica italiana è piena zeppa di nomi bergamaschi, lombardi, padani che sono stati presi per buoni come tali solo perchè i cartografi UNITARI non sapevano che erano in bergamasco e non avevano idea ci cosa significassero. Volete togliere il cartello Bèrghem? Per coerenza andate a togliere anche il cartello PEGHERA e sostituitelo con ABETAIA!! Punto quinto dall'altro della vostra pseudoKultura i-tagliana continuate ad apprezzare i nomi assurdi e pietosi che sono stati imposti per legge da Re di Puglia in Friuli, (quando mai c'è stato un re in puglia e cosa c'entra con il friuli, niente viene dallo sloveno rod polje, campagna arida) a l'isola di malu entu che avete trasformato in Isola di Mal di Ventre: chi non ci crede metta in google maps che la trova. Il problema è il cartello Bèrghem ma l'isola del mal de pansa vi va bene: RIDICOLI
Gianfrancesco Ruggeri
9 anni, 11 mesi
I soliti provincialotti della sinistra nostrana dimostrano come sempre che non sanno di cosa parlano. Punto primo i cartelli di prima non sono costati nulla perchè regalati al comune! Punto secondo per Paoletti il mondo finisce molto prima di Lugano, senò saprebbe che Milano è il nome ufficiale imposto ed USATO SOLO in Italia, nel mondo è nota come Milan, così come saprebbe che Torino è il nome ufficiale imposto ed USATO SOLO in Italia, nel resto del mondo è nota come Turin!!!! Punto terzo, mentre andate pomposamente a sciacquare i panni in Arno, qualcuno prima o poi dovrà pur dirvi che nientepopodimeno che Alessandro Manzoni nei suoi carteggi ufficiali indicava Brusuglio, località dove abitava, con il nome milanese di Brusù!!!!! Leghista e ignorante anche lui? Siete ridicoli!
Linke Airoldi
9 anni, 11 mesi
Hanno fatto benissimo, dovevano togliere del tutto la traduzione in dialetto perchè di questo si tratta, diversamente dal tedesco, ovviamente, ma anche dal friulano e dal sardo, che come sanno tutti gli studenti di linguistica, sono considerate lingue a tutti gli effetti, diversamente appunto dai dialetti o lingue locali che dir si voglia. Quanto poi al fatto che il nome Bergamo sia turisticamente più consociuto nella sua versione dialettale va beh! grazie sig. Ruggeri, non mi ero mai divertita tanto, i turisti ringraziano per il suo chiarimento, altrimenti arrivati a Bergamo potrebbero non capire d'essere giunti a destinazione e cercare di proseguire per... Berghem.
Lorenzo Cavagna
9 anni, 11 mesi
invece di spendere soldi per sostituire i cartelli turistici, provare ad asfaltare le strade piene di BUCHE ????????
rossi Arturo
9 anni, 11 mesi
Mi piacerebbe che lo stesso ragionamento il sig. Paoletti lo facesse a Bozen o Brixen o nella Vallée o in Emilia Romagna, in Sardegna o in Friuli. tutte terre non italiane evidentemente per lui. Sarebbe sicuramente meglio per loro non essere in italia, ma lo sono e hanno i cartelli bilingue. Del resto nei paesi civili è una prassi, come in Irlanda, Svizzera. Spagna ed altri.Certo in italia la civiltà non esiste e neanche il rispetto dei diritti delle minoranze linguistiche. Probabilmente non sa che l'UNESCO, che non risulta essere iscritta alla Lega.ha dichiarato che tra le 31 lingue locali a rischi di estinzione in italia c'è anche il Lombardo nelle varianti occidentale e orientale(cioè noi,Brescia e Crema), ed ha chiesto allo stato italia di favorirne l'insegnamento per evitarne la scomparsa.L'italia continua nel genocidio culturale delle differenze con gente come Lei.
marco luigi zerbini
9 anni, 11 mesi
Hanno fatto benissimo ... molto più sobri e leggibili di quella pacchianata di prima. Per lo spreco di soldi pubblici, a parte che il discorso valeva anche col cambio precedente...fossero tutti li gli sprechi...
juri forlini
9 anni, 11 mesi
han fatto benissimo... io avrei tolto del tutto Berghem sostituendola con City of the Thousand sotto "città dei mille"
Paolino Paoletti
9 anni, 11 mesi
Il cartello in dialetto è una baggianata inventata dalla lega per dare una connotazione alle sue fole sull'identità territoriale. Che c'è, ma è ben lontana dall'essere rappresentata da un cartello in bergamasco. Quello dei cartelli del resto è l'unico risultato portato a casa dalla lega in trent'anni di attività, se non difendono le loro conquiste che fanno? Uno spero di soldi (miei) fin dall'inizio, che non può che proseguire. PS Bergamo è universalmente nota come Berghem? Se si ha un idea di universo che finisce a Lugano, probabilmente è vero.
pierluigi facchetti
9 anni, 11 mesi
Genuflessione di Bergamo nei confronti di Roma. Come se ce ne fosse bisogno. Roma ci frega ogni giorno soldi a non finire, come se fossimo una colonia. . Bravo Gori, sei un collaborazionista.
Gianfrancesco Ruggeri
9 anni, 11 mesi
Rispondo a Locatelli, nessun cartello arrugginito, è una precisa scelta politica della maggioranza attuale, nonostante gli sia stato detto da più parti, compreso dal sottoscritto in commissione toponomastica, che si tratta di un inutile spreco di denaro volto solo a sminuire il nome Bèrghem, prova ne sia che l'hanno volutamente riscritto molto più piccolo di Bergamo. La scelta è sbagliata anche da un punto di vista turistico perchè tutti sappiamo come Bergamo sia universalmente nota con il nome Bèrghem, tutti noi ci siamo sentiti dire "ma sei di Bèrghem de sura o di Bèrghem de sota", una nota marca di divani ha inserito questa frase in un suo spot tv. Turisticamente vale di più Bèrghem che Bergamo, però in periodo expo è stato rimpicciolito e abbiam pure speso per farlo: che scelta lungimirante. Nota per l'intelligentone di turno: la commissione toponomastica si riunisce gratis!
Fulvio Dell'Aquila
9 anni, 11 mesi
provvedimento inutile ...migliorate invece la segnaletica orizzontale e tenete l'erba tagliata nei vari parchi alla periferia della città
claudio locatelli
9 anni, 11 mesi
c'è da sperare che i vecchi cartelli siano sostituiti perchè arrugginiti o illeggibili, sennò che spreco indegno di denaro pubblico!!! non credo che il turista in arrivo abbia avuto fino ad ora difficoltà per sincerarsi di essere arrivato a destinazione!!! Ammnistratori, sistemate la segnaletica sul pavimento stradale, tagliate le fronde che nascondono cartelli importanti (stop, precedenze etc...) è questo che salva la vita, mia cambià i cartei marù....