«Dalle prostitute 350 a settimana»

Smantellato gruppo criminale

I carabinieri hanno dato esecuzione a 20 provvedimenti cautelari nei confronti degli appartenenti ad un gruppo criminale composto da soggetti di origine romena, albanese ed italiana dedito al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione.

Maxi operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo contro la prostituzione. I militari nelle prime ore di giovedì mattina 10 aprile hanno dato esecuzione a 20 provvedimenti cautelari emessi dal gip del Tribunale di Bergamo nei confronti degli appartenenti ad un gruppo criminale composto da soggetti di origine romena, albanese ed italiana dedito al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione nella provincia di Bergamo, lungo la strada provinciale SP 525 che attraversa i territori dei comuni di Bergamo, Lallio, Dalmine e Osio Sotto.

Si tratta di 11 ordinanze di custodia cautelare in carcere (di cui al momento 8 eseguite e 3 ricercati), 8 divieti di dimora a Bergamo e provincia oltre a un obbligo di dimora.

L’operazione è stata denominata «Hot road» e l’indagine è stata avviata nel settembre del 2012 a seguito della denuncia presentata da una prostituta romena, disperata e stanca delle continue minacce.

Sono state circa un centinaio le prostitute costrette a corrispondere ingenti somme di denaro al gruppo criminale per garantirsi il diritto ad occupare le piazzole di sosta ed essere tutelate dalla intromissione di altri gruppi criminali rivali. Dalle informazioni raccolte dai militari, le ragazze erano costrette a pagare 350 euro a settimana per occupare una piazzola. Il blitz dopo mesi di appostamenti e soprattutto intercettazioni telefoniche: i protettori al telefono parlavano di «pinguino» per definire per esempio un prostituta veterana ed esperta, «rastrello» o «scopa» per le novizie.

Nei guai anche due italiani, uno di Bernareggio e uno di Capriate, che facevano gli autisti e venivano pagati per questo servizio di trasporto.

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