Sfruttamento della prostituzione, sette arresti

Sfruttamento della prostituzione, sette arrestiUn sottufficiale della Guardia di Finanza in servizio a Sondrio e sei persone tra cui la convivente di nazionalità russa del militare e il titolare di alcuni locali pubblici della Lombardia sono stati arrestati con l’accusa di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Il finanziare si trova al momento in carcere mentre gli altri sei sono agli arresti domiciliari. E’ questo il bilancio di una delicata inchiesta avviata lo scorso agosto e coordinata dal procuratore di Crema con il quale hanno collaborato le questure lombarde di Bergamo, Lodi, Como, Cremona e Milano, ma soprattutto il personale del Commissariato di Treviglio.

L’operazione, denominata «Vie dell’Est» sta indagando anche su altre ventisei persone coinvolte a vario titolo nell’inchiesta oltre ad un’altra persona attivamente ricercata.

A dare il via all’inchiesta sono stati due episodi che hanno visto protagoniste alcune giovani russe: nel mese di giugno, nel corso di un controllo in un appartamento a Calvenzano, gli agenti del Commissariato di Treviglio avevano sorpreso due ragazze russe - risultate poi ballerine di un locale di Rivolta d’Adda - in compagnia di un commerciante milanese con il quale si prostituivano.
Due mesi più tardi il finanziere, successivamente arrestato, si era presentato negli uffici del Commissariato per fare da garante ad una extracomunitaria russa che affermava di avere perso il passaporto.

A seguito di una serie di pedinamenti, intercettazioni telefoniche e appostamenti, gli investigatori sono risaliti al finanziere e ad un gruppo di titolari di locali pubblici della Lombardia.

Nel corso dell’operazione, oltre agli arresti e alle denunce, gli investigatori hanno posto sotto sequestro anche il locale Gessica Rizzo di Rivolta d’Adda dove erano state sorprese alcune ballerine a prostituirsi.

(9/12/2002)
Su L’Eco di Bergamo del 10/12/2002

© RIPRODUZIONE RISERVATA