Radiografie a domicilio grazie al Rotary
L’apparecchiatura donata all’ospedale

Una strumentazione portatile, in grado di effettuare diagnosi direttamente nelle case del malati, in particolare nei casi di forte disabilità, di fragilità o di pazienti anziani.

In occasione del suo 90.o compleanno il Rotary Club Bergamo ha donato all’ospedale Papa Giovanni XXIII un radiografo a domicilio. Un’apparecchiatura facilmente trasportabile, contenuta in 2 valigie e utilizzabile attaccandola a una presa elettrica.

«Questa tecnologia - commenta Carlo Nicora, direttore generale del Papa Giovanni XXIII - ci consentirà di essere ancora più vicini alle reali esigenze dei malati, intorno a cui cerchiamo di costruire la nostra rete di servizi». Con la donazione «il Rotary Bergamo non solo offre un nuovo servizio alla città ma adempie alla sua funzione di essere promotore di idee – commentano il presidente Jean-Pierre Farhat e il predecessore Franco Gattinoni – perché questo primo servizio domiciliare può essere un esperimento pilota per permettere, in una società in cui l’aspettativa di vita è sempre più alta, di implementare la diagnosi a domicilio al fine di creare una vera e propria rete di servizi».

L’apparecchio consentirà di individuare patologie «in ambito polmonare - puntualizza Carmine Valentino, già direttore della Radiologia del Papa Giovanni e socio Rotary - come lo scompenso cardiocircolatorio, la comparsa di un versamento pleurico o una broncopolmonite e fratture». La macchina è in fase di sperimentazione nei presidi esterni, all’Hospice di Borgo Palazzo e nell’Unità di Riabilitazione specialistica di Mozzo. Da settembre entrerà in funzione nella modalità domiciliare.

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