Pochi bulli ma tanti prepotenti
Risultati del sondaggio nelle scuole

Nel marzo 2013 il Gruppo di lavoro «Prevenzione del bullismo» - promosso dall’Asl di Bergamo e dall’Ufficio scolastico - diffonde un questionario per conoscere dimensioni e tipologia del bullismo nelle scuole bergamasche, ma soprattutto se e come le scuole si stanno organizzando.

Nel marzo 2013 il Gruppo di lavoro «Prevenzione del bullismo» - promosso dall’Asl di Bergamo e dall’Ufficio scolastico - diffonde un questionario per conoscere dimensioni e tipologia del bullismo nelle scuole bergamasche, ma soprattutto se e come le scuole si stanno organizzando.

Diffuso in tutte le scuole statali e paritarie, dalle scuole dell’infanzia alle superiori e affidato per la compilazione on line ai docenti coordinatori di classe, il questionario - articolato in dieci domande, 1.806 questionari compilati - ha fornito dati interessanti che ora sono on line perché scuole e genitori li utilizzino come punto di partenza per approfondire la situazione del proprio istituto.

«I veri casi di bullismo - spiega Guglielmo Benetti, referente dell’Ufficio scolastico per il Gruppo prevenzione del bullismo, Persona e Cittadinanza - intesi come persecuzione continuata verso un compagno o una compagna, sono molto ridotti: ci arrivano 5-6 segnalazioni l’anno. Tecnicamente per bullismo si intende un comportamento persecutorio organizzato e continuativo. Anche questi casi vanno poi districati per comprenderne a fondo le dinamiche relazionali. Quindi possiamo dire che il fenomeno è molto ridotto».

«Se invece ci riferiamo alla zona grigia, all’insieme di comportamenti e clima di scuola che possono generare bullismo, allora il discorso cambia. Anche se è difficile dare numeri precisi, i comportamenti aggressivi, gli atti di vessazione e prepotenza, magari discontinui o isolati, sono però nel complesso non solo presenti, ma più consistenti».

La forma più comune di bullismo rilevata è l’emarginazione di alcuni elementi dal gruppo (453 risposte positive) anche se 494 docenti dichiarano che nella loro scuola il bullismo non esiste in nessuna delle forme elencate nel questionario, mentre altri 158 coordinatori rispondono indicando altri modi specifici . Le prepotenze sono indicate da 155 risposte, seguono l’intolleranza (133), le aggressioni fisiche e verbali (70).

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