Pendolare del crimine preso nel Napoletano Con i complici rapinava anche in Bergamasca

Rapinatori pendolari: venivano da Napoli in Lombardia per commettere i loro colpi, ma sono stati smascherati dalle indagini del Commissariato di Treviglio. Un’operazione di polizia culminata lunedì sera nel Napoletano ha permesso di arrestare un pluripregiudicato, accusato di avere effettuato rapine in Lombardia - e nella Bergamasca in particolare - ai danni di correntisti bancari insieme ad altri due complici, tra il luglio 2003 e il giugno dello scorso anno. L’«operazione pendolo» ha richiesto un anno di investigazioni da parte degli agenti del Commissariato trevigliese, entrati in azione il 15 giugno 2004 quando a Treviglio una donna venne rapinata di mille euro, appena ritirati allo sportello di via Filagno della Banca Popolare di Bergamo Credito Varesino. Due malviventi su una moto di grossa cilindrata si sono avvicinati all’auto della donna, hanno rotto i vetri e rubato la borsa con i soldi. La signora è anche rimasta ferita dalle schegge del vetro. I filmati delle telecamere di sorveglianza hanno permesso di individuare un uomo che aveva seguito in banca la donna e l’ha poi indicata ai complici in moto. L’uomo, un napoletano di 50 anni, è stato fermato pochi giorni dopo e poi arrestato il 28 luglio 2004 - è tuttora rinchiuso nel carcere di Bergamo - mentre con la stessa tecnica tentava di favorire un’altra rapina.

Dopo l’arresto la polizia è riuscita a identificare i due complici dell’uomo, autori nel luglio 2003 di una rapina avvenuta a Grumello del Monte, ai danni di un correntista della locale filiale del Credito Bergamasco, privato di 12.000 euro. Le lunghe indagini hanno portato lunedì sera all’arresto di uno dei due motociclisti, un 46enne, trovato a San Vitaliano (Napoli) dagli agenti del Commissariato di Napoli e da tre del Commissariato di Treviglio. Il terzo componente dell’organizzazione criminale è invece indagato a piede libero.

(22/06/2005)

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