Osservatorio: immigrazione in crescita
Bergamo al 3° posto in Lombardia

Bergamo si conferma al terzo posto in Lombardia con 92.400 stranieri sul suo territorio provinciale, pari al 10,7% del totale regionale. Rispetto al 2005, sono aumentati gli albanesi e gli indiani. Gli irregolari sono passati da 14 a 15 persone su 100, con il picco di incidenza dei boliviani che contano 31 irregolari su 100. Le prime nazionalità restano Marocco, Albania, Senegal, Romania e India, ma i collettivi di passaporto che sono aumentati di oltre 20 punti percentuali nell’ultimo anno sono Bolivia, Ecuador e Cina. I dati arrivano dal Quinto rapporto sull’immigrazione straniera nella Provincia di Bergamo, presentato nella Sala del Consiglio Provinciale e realizzato in collaborazione con l’Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità. In concomitanza sono state illustrate alcune anticipazioni sui dati della popolazione straniera in provincia di Bergamo al 31 dicembre 2006, raccolti dall’Osservatorio Politiche Sociali della Provincia di Bergamo.

All’incontro sono intervenuti: Valerio Bettoni, presidente della Provincia di Bergamo, Bianco Speranza, assessore provinciale alle Politiche Sociali, Giuliano Capetti, assessore provinciale a Istruzione, Formazione e Lavoro, Silvano Gherardi, dirigente dei settori Politiche Sociali e Istruzione, Formazione e Lavoro; Salvatore Longo, Questore di Bergamo, Gennaro Terrusi, Viceprefetto di Bergamo, Alessio Menonna, ricercatore dell’Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità, Fondazione ISMU, Eugenio Torrese, consulente dell’Area Immigrazione del settore Politiche Sociali, Antonio Rinaldi, statistico dell’Osservatorio Politiche Sociali.

L’assessore Bianco Speranza ha delineato i punti chiave dell’indagine: al 1° luglio 2006, la Bergamasca contava sul territorio 92.400 stranieri (nel 2005 86.800 stranieri). Nel 2006 è aumentata l’area dell’irregolarità con una media di 15 persone su 100 mentre per i Boliviani si arriva a 31 su 100 (seguono gli Ucraini con 25% e Ecuador con 22%). Il Marocco (19,5%) presenta il collettivo più numeroso, seguito da quello albanese (12,3%), che supera i senegalesi (11.3%), da tempo al secondo posto. Seguono Romania (7,6%) e India (5,7%). Solo nell’ambito di Bergamo, il numero delle donne è superiore agli uomini, mentre per gli irregolari è quello dell’Isola ad avere il numero più alto di irregolari fra gli uomini. Si conferma al primo posto, la professione, fra gli stranieri, della religione islamica, mentre aumenta il numero di ortodossi.
Oltre il 45% ha conseguito il diploma di scuola superiore, mentre la percentuale degli occupati a tempo indeterminato risulta essere più bassa. Sul versante della casa, un immigrato su due è in affitto.

L’80% degli immigrati risulta essere in Italia da almeno 5 anni – ha proseguito l’assessore Speranza –. Sono ben 13.500 le carte di soggiorno in corso di validità al 31 dicembre 2006 e ogni 1000 stranieri sono 25 le nascite registrate all’anno, a fronte delle 10 nascite che riguardano i residenti. Sono tutti segnali di un forte stabilizzazione della presenza positiva per gli immigrati e per l’intera società.

Alessio Menonna della Fondazione ISMU ha offerto un’ampia panoramica su Bergamo e sulla Lombardia: Dal 2005 a Bergamo ci sono 5.000-6.000 immigrati in più. L’aumento è da attribuire quasi totalmente a un incremento di est europei, asiatici e latinoamericani. In cinque anni e mezzo la Lombardia ha più che raddoppiato il numero delle presenze immigrate sul proprio territorio; Bergamo l’ha quasi triplicato, passando dai 38.800 stranieri del 1° gennaio 2001, ai 92.400 al 1° luglio 2006, di cui il 57% uomini e 43% donne. Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Regionale, a Bergamo i residenti stranieri sarebbero 75.200 (4 stranieri su 5), 3.200 i regolari non residenti e 14.000 gli irregolari. La specificità di Bergamo è rappresentata dalla presenza dei Boliviani, in maggioranza irregolari. Sul fronte delle altre nazionalità, gli albanesi, dal 2005, hanno fatto registrare il maggiore incremento con un +11,6%, pari a 1.180 stranieri; al secondo posto gli indiani con una percentuale del +16,4%, pari a 740 immigrati in più.

I tassi di irregolarità maggiori si registrano nei territori dell’Isola Bergamasca, Grumello e Lovere. Le percentuali più basse a Treviglio, Dalmine e Sarnico.
Sul versante lavorativo, la percentuale maggiore degli stranieri è impiegato come operaio nell’industria (16,1%) e nell’edilizia (14,6%) e come addetti alla ristorazione (10,9%). La particolarità riguarda il personale addetto al trasporto, maggiore rispetto alla media regionale. Sul fronte femminile, il 18,5% fa la domestica a ore e il 15,9% è assistente domiciliare. È cresciuto il numero dei disoccupati (da 4,9% a 7,4%) e sono diminuiti i dipendenti full-time e part-time e, gli irregolati stabili sono passati dall’11,5% al 7,6% e i precari dal 5,3% al 3,9%. Sono aumentati i lavoratori stranieri autonomi, saliti dal 5,2% al 7,2%.

(12/06/2007)

© RIPRODUZIONE RISERVATA