Non mangiate i semi dell’anguria?
Male, ecco cosa vi perdete...

I semi dell’anguria sono invece commestibili e ricchi di sostanze nutritive. E possono servire anche per la cucina.

«Spesso quando si mangia l’anguria si tende ad eliminare i semi: i semi dell’anguria sono invece commestibili e ricchi di sostanze nutritive. Ai semi di tale frutto sono sempre state attribuite virtù benefiche e curative in quanto ricchi di sali minerali e poi di vitamine che tengono a bada i radicali liberi e i grassi», rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti. «La componente principale della buccia di semi di anguria è la fibra, e il seme è dentro e fuori ricco di nutrienti tanto da essere un piccolo scrigno contenente valori nutrizionali eccellenti».

Lo sostiene Lafuente Cristina Gomez, dietista e nutrizionista di fama internazionale, che specifica che, nel caso del cocomero «sono particolarmente rilevanti il magnesio (515 mg / 100 g) e oligoelementi quali zinco (10,2 mg / 100 g) e manganese (1,6 mg / 100 g)». Inoltre, aggiunge, «fornisce proteine ​​(28,3 g / 100 g) e grassi (47,4 g / 100 g), soprattutto polinsaturi (28,1 g / 100 g). I semi, come tutti, c’è chi li mangia direttamente insieme all’anguria, farli essiccare secondo la tradizione orientale oppure possono essere macinati e utilizzati per i prodotti della panificazione (pane, biscotti e torte), per preparare bevande energetiche e fortificanti, o utilizzata come ingrediente di “rinforzo” in alimenti tradizionali come yogurt, latte e derivati, carni e pesce».

© RIPRODUZIONE RISERVATA