Non bastano tre interventi
Neonata muore a 25 giorni

Il pm Gianluigi Dettori ha aperto un’inchiesta per far luce sulla morte di una bambina di 25 giorni, affetta da una malformazione cardiaca, deceduta giovedì all’ospedale Papa Giovanni XXIII dopo tre interventi chirurgici.

Il pm Gianluigi Dettori ha aperto un’inchiesta per far luce sulla morte di una bambina di 25 giorni, affetta da una malformazione cardiaca, deceduta giovedì all’ospedale Papa Giovanni XXIII dopo tre interventi chirurgici.

Il fascicolo, con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, è stato aperto dopo la denuncia presentata dai genitori (una coppia di Ghisalba che ha già un altro bambino) alla stazione dei carabinieri di Martinengo. L'autopsia sarà effettuata nella mattinata di sabato 15 marzo. Otto medici del Papa Giovanni sono stati iscritti nel registro degli indagati: si tratta di tutti i medici che hanno avuto un ruolo nell’assistenza alla piccola e i cui nomi figuravano sulle cartelle cliniche, sequestrate su ordine della procura il giorno stesso del decesso.

L’iscrizione nel registro degli indagati in questa fase è un atto dovuto e per certi versi automatico, che viene compiuto dal pubblico ministero per consentire ai medici di prendere parte – con un loro consulente – all’esame autoptico, determinante per chiarire se vi siano state realmente delle responsabilità colpose, a livello di negligenza o imperizia, oppure se il decesso della piccola sia sopraggiunto per cause indipendenti dall’operato dei sanitari.

La piccola è venuta alla luce con una malformazione - per quanto si è potuto apprendere - che era stata diagnosticata e comunicata ai genitori già all’ottavo mese di gravidanza. Stando a quanto denunciato dal papà ai carabinieri di Martinengo, si trattava di un’atresia polmonare con ampio «div» (difetto interventricolare). Il Papa Giovanni, appreso dell’inchiesta dopo il sequestro delle cartelle cliniche, si è detto pronto a collaborare con gli inquirenti: «L’ospedale di Bergamo – prosegue il comunicato – assicura alla magistratura la massima collaborazione e trasparenza nelle indagini ed esprime il proprio cordoglio alla famiglia in questo difficile momento».

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