Niente soldi per ampliare il cimitero
Fara cerca la «privatizzazione»

L’assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco di Fara d’Adda Raffaele Assanelli ritiene che non sia il caso di parlare di «privatizzazione» del cimitero comunale. Sta di fatto che per i prossimi vent’anni la gestione del camposanto potrebbe essere affidata a un privato .

L’assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco di Fara d’Adda Raffaele Assanelli ritiene che non sia il caso di parlare di «privatizzazione» del cimitero comunale.

Sta di fatto che l’operazione, chiamata project financing, di cui è stata in questi giorni pubblicato un avviso esplorativo per raccogliere le possibili manifestazioni di interesse, prevede che per i prossimi vent’anni la gestione del camposanto e dei relativi servizi cimiteriali venga affidata a un privato che dovrà anche farsi carico della costruzione di alcune strutture cimiteriali, fra cui nuovi loculi, e della loro vendita.

Ed è proprio questo il motivo principale per cui l’amministrazione comunale ha deciso di prendere questa strada: il Comune, per la mancanza di risorse economiche e i limiti di spesa imposti dal patto di stabilità, non può realizzare l’ampliamento del cimitero, sempre più necessario vista la carenza di loculi liberi. «Attualmente infatti – spiega ancora Assanelli – ce ne sono solo una decina».

Tetto per le tariffe

La scorsa settimana è stato, come detto, pubblicato un «avviso esplorativo per project financing finalizzato alla realizzazione di nuovi loculi e alla gestione del cimitero comunale». Attraverso questo avviso il Comune vuole verificare se, nel caso pubblichi un bando di gara per la selezione di un privato a cui affidare l’operazione del project financing riguardante il cimitero, qualcuno sia realmente interessato a partecipare.

E poi,verificata la presenza di operatori privati, raccogliere da loro eventuali richieste di modifiche e integrazioni dello studio di fattibilità dell’operazione del project financing in corso di redazione e i cui obiettivi sono già ben specificati nell’avviso: «Sollevare l’amministrazione comunale dagli oneri relativi al finanziamento dei nuovi loculi; affidare al settore privato la gestione del cimitero per ottimizzare il livello di efficienza gestionale; evitare i costi di manutenzione».

Ruolo di controllo

Nell’avviso esplorativo è infine riportato «che il Comune manterrà un ruolo di controllo nella determinazione delle tariffe cimiteriali»: sarà cioè posto un tetto a quanto il privato potrà far pagare i servizi cimiteriali e poi i loculi che, dopo averli costruiti, procederà a vendere alla popolazione per rientrare dell’investimento fatto.

Opere per tre milioni

Lo studio di fattibilità del project financing prevede investimenti a carico del privato nell’arco di 20 anni per circa 3 milioni di euro: la voce di spesa più grossa è quella proprio per i nuovi loculi e, a seguire, di una nuova camera mortuaria. Il tutto segue un progetto di ampliamento del cimitero risalente all’anno 1995 di cui sono già stati realizzati dei lotti sotto i due mandati dell’ex sindaco Lucio Colombo e dell’attuale Valerio Piazzalunga. Progetto che però, al momento, il Comune non ha più risorse per continuare nella sua realizzazione; e nemmeno più tanto tempo visto che, come detto, i loculi liberi scarseggiano.

«Contiamo quindi – spiega Assanelli – di portare in porto l’operazione del project financing che non consiste in una privatizzazione bensì in un nuovo modo di gestire i servizi cimiteriale dovuto alle carenza di risorse economiche e agli obblighi del patto di stabilità con cui dobbiamo fare i conti».

I privati che intendono manifestare interesse all’avviso esplorativo pubblicato dal Comune potranno farlo entro domani.

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