L’omicidio sul monte Bue
Schena condannato a vent’anni

È stato condannato a vent’anni Isaia Schena, il camionista di Cene accusato di aver ucciso sul monte Bue una ballerina romena, Madalina Palade, 27 anni.

Il pm Fabrizio Gaverini di anni ne aveva chiesti 30 per omicidio volontario aggravato. La sentenza è arrivata venerdì mattina: non sono state riconosciute le aggravanti dei futili motivi e della crudeltà, mentre sono state accettate quelle per la minorata difesa e per aver agito sotto l’influsso di stupefacenti.

Schena, 37 anni, è stato poi condannato ad 8 mesi di carcere per droga e ad altri 6 per aver guidato in stato di ebbrezza. L’uomo è in carcere dal 9 marzo dello scorso anno, arrestato subito dopo il delitto nella baracca in località Monte Bue a Cene dove aveva portato la ragazza.

L’imputato ha già versato 35 mila euro, tutto ciò di cui disponeva, alla famiglia della vittima. Padre, madre e sorella di 24 anni si sono costituiti parte civile.

Schena aveva raccontato di aver perso il controllo, senza alcuna provocazione da parte di Madalina Palade, di averla aggredita e uccisa senza una spiegazione. L’accordo fra i due, secondo la versione dell’imputato, era che si sarebbero dovuti incontrare la sera di domenica 9 marzo 2014, per andare in albergo e consumare un rapporto sessuale.

Schena però ebbe un incidente con la sua macchina, e fu Madalina a riaccompagnarlo alla baracca. A quel punto – stando alla versione del 37enne – sarebbe stata la ragazza a chiedergli di rivedere i piani. «Si sta facendo tardi e io fra un po’ ho un appuntamento in un altro posto – avrebbe detto Madalina –. Restiamo qui». Schena accettò. E quella scelta fu, di fatto, la condanna a morte per la ragazza. Il camionista non fornì una spiegazione sul movente del delitto, sostenendo che si trattò di un raptus inspiegabile. Ammise di aver fatto uso di cocaina e di alcolici: un cocktail che certo gli aveva annebbiato la mente, facendogli perdere il controllo, fino al tragico epilogo.

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