Immigrati, il Pirellone replica a Gori
«I lombardi sono stanchi di mantenerli»

L’assessore Bordonali: «L’unica “fase 2” di cui si sente la necessità è una rapida distinzione tra i pochi rifugiati e i numerosi clandestini».

«Il sindaco di Bergamo Gori si perde in inutili polemiche con la Regione Lombardia, dimostrando, tra l’altro, di non conoscere per nulla il sistema di accoglienza e facendo davvero una pessima figura. Il fenomeno dell’immigrazione in questi due anni è stato gestito centralmente dal Viminale, senza coinvolgere minimamente le Regioni. Se qualcuno ci avesse interpellato, ora la Lombardia non sarebbe sicuramente al 1° posto nazionale per numero di richiedenti asilo ospitati». Così l’assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali replica alle dichiarazioni del sindaco di Bergamo Giorgio Gori.

«Forse il sindaco di Bergamo non ha capito - prosegue Bordonali - che i lombardi si sono stancati di mantenere in albergo o nelle strutture gestite dalle cooperative migliaia di immigrati che nelle maggior parte dei casi si confermeranno clandestini. Rivendichiamo con orgoglio le nostre scelte amministrative, perchè i parchi regionali non sono e non devono essere adibiti all’accoglienza di immigrati. I sindaci, di qualsiasi appartenenza politica che anche nella Bergamasca si sono rifiutati di accogliere dei finti profughi, per dare le poche risorse disponibili ai propri cittadini in difficoltà, hanno fatto bene. L’unica “fase 2” di cui si sente la necessità è una rapida distinzione tra i pochi rifugiati e i numerosi clandestini, con una accoglienza adeguata per i primi e una espulsione immediata per i secondi».

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