Il 69enne morto nel canalone
«È stato tradito dalla nebbia»

Era iscritto al Cai di Cisano Francesco Garrone, il sessantanovenne di Calco (Lecco) morto durante un’escursione sul Grignone, sopra Lecco. L’uomo è morto giovedì dopo essere scivolato in un canalone, mentre stava scendendo con l’amico Alessandro Bassi di Villa d’Adda.

Era iscritto al Cai di Cisano Francesco Garrone, il sessantanovenne di Calco (Lecco) morto durante un’escursione sul Grignone, sopra Lecco. L’uomo è morto giovedì dopo essere scivolato in un canalone, mentre stava scendendo con l’amico Alessandro Bassi di Villa d’Adda.

È stato proprio quest’ultimo, compagno di tante escursioni, a raccontare ai familiari gli ultimi istanti di vita del sessantanovenne, che si era innamorato della montagna in tarda età.

A riferirle, il figlio Siro, che con il fratello Mattia e la madre Marcella, non si capacita di quello che è accaduto.

«Alessandro ci ha raccontato che quando è avvenuta la tragedia erano a una cinquantina di metri l’uno dall’altro. C’era molta nebbia e non si vedeva nulla. Il tempo era peggiorato all’improvviso. A un certo punto, ha sentito un rumore di ferraglia ma nessun urlo. Per questo, forse, mio padre si è sentito male. Poi, Alessandro ha chiamato mio padre. Non ha avuto risposta e allora ha subito allertato il 118».

Francesco Garrone da un paio d’anni, si era iscritto al Cai di Cisano. E come a Calco, dove aveva anche ricoperto ruoli nel direttivo, si era subito messo a disposizione. «Ci aveva disegnato il logo – ricorda il presidente Francesco Panza – e ora si stava occupando di realizzare un grande affresco nella nuova sede. Era una persona tranquilla e preparata che amava molto andare in montagna».

Nella camera mortuaria di Lecco i parenti hanno dovuto sottoporsi al triste rito del riconoscimento.

Non ancora fissata la data del funerale, che si svolgerà in forma civile probabilmente lunedì o martedì in municipio a Calco.

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