Fontanelle pubbliche ko a Bergamo
Da 23 su 57 non sgorga più acqua

Magari d’inverno non ci si fa molto caso, ma per il resto dell’anno trovare una fontana alla quale potersi dissetare è assai utile.

Soprattutto dopo che si è camminato a lungo, o dopo avere lasciato l’automobile a casa e essersi decisi a usare la bicicletta. Così come fa piacere potere offrire, a chi viene a visitare la nostra città, l’ottima acqua di cui Bergamo dispone.

«C’è da essere sconcertati - scrive Federconsumatori - nel costatare che sulle 57 fontane pubbliche presenti in città, in carico a Uniacque, ben 12 da alcuni anni sono fuori servizio permanente. A queste si aggiungono altre “provvisoriamente” inattive per un totale che supera le 23 unità».

«Noi sosteniamo - scrive l’associazione - che le fontanelle, oltre ad essere parte dell’arredo urbano, dovrebbero fornire un “servizio” ai cittadini... Se sono chiuse vengono meno alla loro funzione. Non ha senso possedere delle strutture e sprecarle non utilizzandole».

Strutture che - dice Federconsumatori - « non va mai dimenticato, sono costate ingegno, lavoro e denaro (quasi sempre pubblico) a chi nel tempo le ha realizzate. Chissà se i nostri amministratori una volta informati saranno sensibili anche a questo tema, magari marginale visti i “ben altri problemi” che devono affrontare. Noi ci contiamo».

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