Casa, certificato d’idoneità
La Lega rilancia: in tutti i Comuni

La Lega va avanti con la delibera sul certificato di idoneità alloggiativa che ha scatenato polemiche a Telgate. Con un appello rivolto ai sindaci: attuarlo anche in altri Comuni.

La Lega va avanti con la delibera sul certificato di idoneità alloggiativa che ha scatenato polemiche a Telgate. Con un appello rivolto ai sindaci: attuarlo anche in altri Comuni.

Da qui una conferenza stampa nella sede della Lega a Bergamo, con la partecipazione di Daniele Belotti, segretario provinciale, Giovanni Malnchini, coordinatore dei sindaci e Fabrizio Sala, primo cittadino di Telgate e attuatore della delibera che ha portato a 325 euro il costo del certificato per l’idoneità alloggiativa, approvata il 17 giugno scorso e applicata, per la prima volta, il 24 luglio.

«Noi abbiamo preso a modello la delibera di Serughetti – aveva spiegato Sala – per una mera questione di costi che l’amministrazione deve affrontare e non è affatto discriminante. Negli ultimi anni queste certificazioni hanno subìto un incremento sempre maggiore e con le scarse risorse a disposizione degli enti locali non si riesce ad assicurare una gestione economica del servizio. Si tratta di una tassa a carico del richiedente e non della comunità che garantisce la tutela degli stessi extracomunitari e dei coinquilini. Infatti noi, unitamente alla richiesta di idoneità alloggiativa, chiediamo il certificato di agibilità dell’immobile e l’idoneità statica».

Con Belotti che sottolinea: «Non si tratta di una battaglia nei confronti degli stranieri, ma contro gli speculatori» mentre la delibera è stata già applicata tre volte a Telgate e Malanchini si appella ai sindaci: «Quelli leghisti sposano questa delibera: ancora una volta gli amministratori locali sopperiscono a una mancanza dello Stato e delle Istituzioni. Invito anche i sindaci di altre estrazioni politiche a attuare da delibera».

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