Cane ucciso dai due allevatori
Pugno duro del comune di Breno

In attesa della manifestazione animalista prevista per sabato pomeriggio 2 agosto, l’amministrazione comunale di Breno ha adottato una serie di provvedimenti per prendere distanza in maniera netta dai due allevatori che gestiscono una malga di proprietà comunale.

In attesa della manifestazione animalista prevista per sabato pomeriggio 2 agosto, l’amministrazione comunale di Breno ha adottato una serie di provvedimenti per prendere distanza in maniera netta dai due allevatori che gestiscono una malga di proprietà comunale e che sono stati individuati come i responsabili dell’uccisione di un cane da pastore avvenuta lo scorso 18 luglio.

In un alpeggio nella zona fra le località Bazena e Crocedomini i due malghesi, padre e figlio di 49 e 18 anni, sono stati ripresi dalla macchina fotografica di un escursionista mentre uccidevano a colpi di bastone e pietre un cane meticcio di taglia media, colpevole forse di non obbedire ai loro comandi.

Il sindaco Sandro Farisoglio ieri ha deciso innanzitutto la revoca immediata del contratto d’affitto dell’alpeggio: per non danneggiare ulteriormente il bestiame e lo stesso pascolo, l’attività potrà continuare a essere svolta fino a settembre, dopo di che si concluderà definitivamente. Nel caso in cui l’allevatore venisse condannato, non gli verrà più concesso in gestione l’alpeggio comunale negli anni a venire. In seconda battuta, in attesa delle decisioni della magistratura, l’amministrazione brenese ha deciso che, nel caso di un processo, si costituirà parte civile.

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