Albino, la strada resta chiusa
Maxi slavina a Fiumenero

Ad Albino massi sulla strada, a FIumenero una slavina. Domenica senza pace per la nostra Bergamasca e ancora lunedì i problemi sono visibili. La vecchia provinciale di Albino, all’altezza del ponte per Cene, è chiusa mentre a Fiumenero la zona è impraticabile.

Salva per miracolo. Poteva trasformarsi in tragedia quanto accaduto domenica, poco dopo le 9 sulla vecchia provinciale di Albino, all’altezza del ponte per Cene. Un masso è piombato dalla montagna finendo sul cofano di una Fiat Panda, alla cui guida c’era Giulia Moretti, 18 anni, di Cazzano Sant’Andrea, uscita fortunatamente illesa. Per poche decine di centimetri il masso non ha sfondato il parabrezza o colpito l’abitacolo. In quel caso le conseguenze sarebbero state ben peggiori. Altri sassi hanno raggiunto anche una vicina stazione di servizio. La zona è stata vietata al traffico e le auto deviate su strada alternativa: per lunedì è previsto un ulteriore sopralluogo ma intanto la strada resta chiusa.

Da Albino si passa poi a Valbondione, a Fiumenero: qui domenica alle 14.10 una gran massa nevosa è scivolata lungo il canale del Lisù, trasportando a valle terriccio, sassi e alberi di faggio.

Ha quindi fermato la sua corsa adagiandosi sul greto del Serio, ostruendolo a metà, proprio di fronte alla contrada di Fiumenero. Nessun problema di sbarramento del corso d’acqua, che, domenica, anche per l’intensa pioggia caduta nella nottata di sabato, era in piena.

Questa di Fiumenero è una valanga storica. Nel senso che quasi ogni anno precipita a valle, creando a volte timori tra la gente del posto, soprattutto tra coloro che vivono in case sulla destra e non lontane dal corso del fiume, appena a valle del luogo dove il torrente Fiumenero confluisce nel Serio.

Ricordiamo che, nel febbraio del 2009, la valanga aveva superato il corso del fiume, sbarrandolo in parte e minacciando da vicino alcune case, fatte sgombrare dal sindaco del tempo per precauzione. Dice Mirco Bonacorsi che conosce la zona: «La valanga è scesa, lungo il Lisù, dai ripidi pendii del monte Vigna Soliva , che si eleva fino a 2.301 metri e fa da spartiacque tra l’alta valle del Serio e la valle Sedornia. Ha trascinato, nella sua corsa, diverso materiale e divelto faggi . Attualmente per l’abitato di Fiumenero non costituisce alcun pericolo. A seguito delle abbondanti nevicate in quota, avvenute in questi giorni, altra neve potrebbe comunque scendere a valle: sarà necessario tenere gli occhi ben aperti» . Aggiunge infine: « La valanga ha ricoperto, con un grosso spessore di neve e per una trentina di metri, la pista ciclabile che da Gromo raggiunge Valbondione e che si snoda a monte del Serio, in una stupenda faggeta. Per un po’ di tempo, quindi, questa non potrà essere percorsa né da pedoni né da ciclisti».

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