I pediatri degli Ospedali Riuniti
formeranno i colleghi afghani

Saranno i medici dell'ospedale milanese di Niguarda e degli Ospedali Riuniti di Bergamo a mettere in campo le professionalità necessarie per la formazione del personale afghano dell'ospedale pediatrico di Herat.

Regione Lombardia dà avvio a un'iniziativa di sostegno dell'attività dell'ospedale pediatrico di Herat, in Afghanistan per la formazione del personale medico e paramedico e la fornitura di attrezzature. L'iniziativa, realizzata d'intesa con il Ministero degli Esteri, è stata annunciata mercoledì 23 settembre nel corso di una conferenza stampa dal presidente, Roberto Formigoni, il quale ha sottolineato che "si tratta di una mobilitazione di sostegno e di amicizia nei confronti delle popolazioni afghane".

"I principali commentatori, anche americani, come pure l'esercito italiano - ha sottolineato Formigoni - sono concordi nell'affermare che l'azione dell'occidente deve implementare le forme di vicinanza alla popolazione, e che l'appoggio della popolazione è condizione fondamentale dello stesso successo della stessa operazione di peace-keeping".

In pratica, saranno l'ospedale milanese di Niguarda e degli Ospedali Riuniti di Bergamo a mettere in campo le professionalità necessarie per la formazione del personale afghano.

L'altro impegno assunto dalla Regione riguarda la la fornitura di apparecchi medicali, in particolare per i settori della radiologia, della diagnostica e neurologia.

Il nuovissimo ospedale pediatrico di Herat è il più grande della provincia ed è stato realizzato grazie al contributo congiunto del Ministero degli Esteri e della Ong lombarda Cesvi. Ma Regione Lombardia, in collaborazione con l'Università Cattolica di Milano, svilupperà (a partire da novembre) anche una seconda iniziativa, a favore delle bambine e delle ragazze afghane.

"Si tratta - ha spiegato Formigoni - di un programma di borse di studio (probabilmente da 200 euro) mirate a far sì che la famiglia mantenga le giovani studentesse a scuola fino al completamento degli studi con il diploma".

"E noi sappiamo bene - ha aggiunto il presidente lombardo - quanto sia piena di difficoltà e di contraddizioni la condizione della donna in quelle aree". Alle borse di studio si affiancheranno corsi di formazione e di aggiornamento per i docenti. Del programma potrebbero beneficiare 500 famiglie.

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